San Benedetto del Tronto diventa “città del documentario”


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – San Benedetto diventa “città della produzione del documentario cinematografico”. Un traguardo reso possibile grazie all’operato della Fondazione Libero Bizzarri.

La fondazione. L’inizio delle attività risale al 1994. Da sempre il Premio Libero Bizzarri proietta la città nella scena documentaristica internazionale. La svolta, in autunno. Ad ottobre il consiglio regionale approvava una legge per insignire la città del prestigioso riconoscimento. Con questa, la Fondazione dovrebbe accedere, in futuro, a finanziamenti dedicati.

«Dopo il sisma del 2016 abbiamo capito che le realtà del cratere erano molto preoccupate per gli eventi culturali – dichiara il consigliere regionale Fabio Urbinati – Dunque abbiamo deciso di creare un percorso di rinascita. La cultura è quel collante che spesso mette insieme i pezzi della comunità quando questa si disgrega. Quindi la Regione ha deciso di approntare una legge. Io ho subito messo sul tavolo la nostra attività documentaristica. Oggi gli enti locali hanno difficoltà a programmare eventi culturali, per via della burocrazia. Inoltre la cultura richiede anche un impegno economico. Siamo felici di poter aiutare.

«Non posso che esprimere orgoglio per la Fondazione – aggiunge il sindaco Piunti – cui abbiamo già conferito il Gran Pavese Rossoblù. Ringrazio tutti per il lavoro svolto. Quando si rema nella stessa direzione i risultati si raggiungono».

La scuola. A partecipare alla cerimonia anche alcune classi dell’Ipsia. I ragazzi del “Guastaferro”, infatti, hanno omaggiato la Fondazione con il cortometraggio “25 anni per cominciare”.

«La presenza dei giovani è fondamentale. Sono i testimoni che passano – dice la presidentessa della Fondazione Maria Pia Silla – Mi auguro che l’Ipsia torni ad avere il suo corso di produzione culturale. Un corso d’eccellenza con ottimo insegnamento e strumentazione. Ringrazio la Regione per questa legge. Spero che da essa derivi anche linfa economica». Si parla, per ora, di 30mila euro l’anno. Risorse tuttora da stanziare.

Gli ospiti. Presenti alla cerimonia anche il regista Giuseppe Piccioni e lo sceneggiatore Giulio Troli.

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