La CGIL alza la voce: "Altro che Area Vasta, questa è area di confusione"

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La vicenda Area Vasta 5 continua a tenere banco. Ad alzare la voce quest’oggi è la CGIL con un comunicato giunto in redazione.

“Come già scritto e ripetuto mezzo stampa, la Funzione Pubblica CGIL non ha partecipato alle ultime due contrattazione come scelta chiara e di trasparenza per chiedere rispetto agli iscritti Cgil, per chiedere delle relazioni sindacali trasparenti, e perché non può esistere alcuna corsia preferenziale che scavalchi l’organismo della RSU.

In questi mesi abbiamo chiesto svariate volte (35 lettere protocollate alla direzione senza risposta) personale ben distribuito su tutti i reparti e servizi con criteri di distribuzione chiari e rapportati ai carichi di lavoro, posti letto, riduzione delle liste d’attesa, ripristino dei posti letto mancanti chiedendo l’applicazione della legge regionale e risposte chiare su molti altri temi, dai part-time alla mobilità.

Le risposte mancate della direzione hanno portato ad una situazione di stasi oramai insostenibile.

La FP CGIL da sempre si è mossa con correttezza e responsabilità, cercando di costruire, purtroppo questa volontà non è mai stata reciproca e non sono arrivate le risposte della Direzione.

Apprendiamo, inoltre, che delle 118 unità da assumere, annunciate in pompa magna mezzo stampa, neanche la metà sono realmente state attiviate, mettendo ulteriormente in difficoltà il personale presente e non garantendo una regolare programmazione di un piano ferie idoneo. Ad esempio ci risulta che non siano stati assunti né tecnici di radiologia né tecnici di laboratorio analisi, laboratori che saranno costretti a ridurre le prestazioni, e far allungare le liste d’attesa. Senza contare che non ci è chiaro che fine abbiano fatto i restanti 10 OSS da assumere. Intanto, invece, la Direzione comunica l’aumento delle posizioni organizzative, nonostante già da anni, come più volte dichiarato mezzo stampa, fossero state riconosciute come in eccesso.

Ci dispiace doverci chiedere se i soldi della Pubblica Amministrazione non fosse meglio investirli altrove, magari per assumere nuovo personale che, come denunciamo da tempo, non è sufficiente. Ad esempio l’Ufficio Infermieristico che da un paio di mesi continua ad essere scoperto, il protocollo, il servizio di logodedia, liste lunghe anni, fisioterapisti, non si riescono a rispettare i protocolli LEA … , ostetriche…ma potremmo andare avanti….

La Funzione Pubblica, in conclusione, Chiede con forza e con urgenza un incontro con il Presidente della Regione Marche e il Direttore ASUR per chiedere i’applicazione delle leggi regionali come nelle altre Aree Vaste. Non possiamo più attendere“. 

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