SISMA Gli scout senza sede. Sanguigni: "A loro gestione Parco Cerboni"
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Gli scout di San Benedetto del Tronto sono rimasti senza sede, perché il terremoto ha reso inagibili i locali in cui erano ospitati. In Comune erano state presentate due richieste per affidare il Parco Cerboni in gestione agli scout, da parte dell’associazione Rialto-Croce e dal responsabile gruppo scout San Giuseppe. Non avendo avuto risposta, è intervenuto Andrea Sanguigni, consigliere di Ripartiamo da Zero, che ha presentato una interrogazione consiliare.
“Alla luce delle due richieste, una protocollata nel mese di dicembre scorso – il testo dell’interpellanza del consigliere comunale – e l’altra inviata tramite posta elettronica certificata, riguardanti la possibilità di poter assegnare provvisoriamente, con la collaborazione di alcuni residenti del quartiere Sant’Antonio, uno spazio presso il Parco Cerboni al Gruppo Scout Agesci “Don Antonio Fazzini” San Benedetto del Tronto 2, chiedo di sapere quali intenzioni abbia l’Amministrazione in merito a tale proposta, in quanto a distanza di un mese non mi risulta si sia ancora espressa.
A questo proposito, faccio presente che tra i motivi per cui è stata richiesto dal gruppo scout di poter disporre di uno spazio all’interno del Parco Cerboni per poter posizionare, seppure provvisoriamente, una tensostruttura di piccole dimensioni (circa 70 mq.) che funga da loro sede, vi è principalmente quello che il parco in questione, data la sua conformazione, si presta naturalmente alle attività che il gruppo vi andrebbe a svolgere. Inoltre, la presenza degli scout risulterebbe senz’altro utile alla stessa Amministrazione Comunale, che beneficerebbe, date le attività del gruppo Agesci, di una cura e di una pulizia gratuite di zone attualmente a suo carico economicamente.
Mi preme sottolineare, in aggiunta a quanto esposto, che momentaneamente, a causa delle conseguenze del terremoto, il gruppo scout in questione è senza sede fissa, e quindi, per questo motivo, necessiterebbe di una risposta da parte dell’Amministrazione nel più breve tempo possibile.
In conclusione, a mio avviso, la presenza di un gruppo scout nel Parco Cerboni potrebbe risultare particolarmente utile per i cittadini che usufruiscono di questa area verde anche perché questo presidio educativo dell’Agesci con le sue attività si andrebbe a integrare naturalmente, e quindi a collaborare in maniera proficua con la comunità, con le altre realtà del quartiere già impegnate volontariamente nella valorizzazione del Parco Cerboni, come la Parrocchia Sant’Antonio e l’Associazione Rialto Croce, rispettando e promuovendo, nel contempo, le finalità pubbliche che, come da regolamento del verde comunale, contraddistinguono l’area verde in oggetto”.
Salve Direttore, sono Andrea Traini dell’Associazione Rialto-Croce e scrivo per specificare che il gruppo Scout in questione non ha mai chiesto la gestione del Parco Cerboni, ma semplicemente uno spazio temporaneo dove poter posizionare una piccola tensostruttura in modo da avere una sede, poichè la loro dopo il terremoto non è più agibile e credo prima di un anno non lo sarà. Perarltro questo viene ben specificato dopo, all’interno dell’articolo, dove si mette in risalto anche l’urgenza ed il motivo della scelta dell’area in questione che ben si presta, data la naturale conformazione, alle loro attività, andando anche di conseguenza a collaborare con volontari residenti che già “aiutano” l’Amministrazione per piccoli compiti.
Grazie e buon lavoro.