1000 chilometri di passione, a sostegno di un’eterna ed unica fede

Un punto che lascia l’amaro in bocca, soprattutto alla luce dei risultati delle dirette concorrenti del Picchio sabato pomeriggio. Un punto, tuttavia, sofferto e meritato, almeno per quanto si è visto in campo. Onore e meriti alla Carrarese di mister Remondina, solida, compatta e ben messa in campo.

Petrone ha schierato inizialmente una formazione piuttosto inedita: Mustacchio e Perez in panchina, dentro Cinaglia e Altinier, in una sorta di 4-4-2 classico. Positiva la prova del reparto difensivo che ha saputo tenere botta alla pressione della squadra toscana. Qualche difficoltà in più a centrocampo, dove l’assenza di Pirrone pesa come un macigno. Sterile e quasi mai pericoloso l’attacco bianconero, raramente servito adeguatamente dai centrocampisti.

Il campo sintetico non ha sicuramente favorito la compagine di mister Petrone. Una prestazione per certi versi simile a quella di Tuttocuoio (non a caso anche lì c’era il terreno sintetico). Ad assistere alla partita era presente l’indimenticabile portiere bianconero Marcello Grassi:Sono felice come un bambino al suo primo giocattolo – ha dichiarato a fine partita-  Mi sono fatto aprire il cancello per salutare i miei tifosi in Curva Sud. Pensavo di passare inosservato, invece in molti mi hanno acclamato a gran voce. Un ricordo che porterò per sempre con me.”

Al termine della gara, nonostante la mancata vittoria, grande festa sotto al settore ospiti dove erano assepiati oltre 200 tifosi ascolani. 1000 chilometri di passione, a sostegno di un’eterna ed unica fede. 

Andrea Ferretti

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