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A Castorano continua a tenere banco il ‘caso antenne’. La replica dell’amministrazione comunale: “Nessun pericolo per i residenti”
A Castorano impazza l’ormai noto ‘caso antenne’. Nel corso della passata settimana era stato il consigliere Luca Marcelli (gruppo Progressisti per Castorano) ad attaccare con decisione la sindaca Rossana Cicconi e l’attuale amministrazione sull’installazione dell’antenna 5G di 34 metri operata dalla Inwit nella zona del cimitero civico. In data odierna così è arrivata la replica del comune. «È il caso di mettere in chiaro dei passaggi che qualcuno fa finta di non sapere o di non ricordare – si legge nella nota diramata -, l’Unione Europea finanzia le compagnie telefoniche per la diffusione della banda larga e la giurisprudenza dà ai comuni il solo potere di regolamentare le installazioni sul proprio territorio, ma non quello di negare dette autorizzazioni in presenza di pareri positivi di enti sovra comunali. Ergo, il committente delle antenne è, in questo caso, l’Inwit e non il comune. Questo ci pone di fronte al rischio di un contenzioso e di conseguenza cause o ricorsi in tribunale. Contenziosi che poi sappiamo bene quanto si protraggono per anni, con notevoli sforzi economici da parte del comune e quindi dei cittadini castoranesi. Un rischio che noi come amministrazione comunale non intendiamo correre. Anche perché siamo dell’idea, e questa è una valutazione tutta politica che ci compete, che tali infrastrutture considerate primarie debbano insediarsi su suolo pubblico. Fermo restando di dare mandato agli enti preposti di verifica sulle emissioni».
Il piano antenne, era stato approvato dal consiglio dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto nell’ottobre 2022. Esso prevedeva un regolamento condiviso e un piano contenente la mappatura specifica dei singoli comuni. Nella tesi fornita dall’amministrazione castoranese si è voluto specificare che il comune aveva individuato zone ad hoc destinate a raccogliere nuove installazioni. E che tali aree corrispondevano, in termini di ubicazione, a requisiti ambientali e demografici meno impattanti possibili rispetto alla popolazione, alla sua salubrità ed alla salvaguardia del territorio. «Siamo pienamente convinti delle nostre scelte – prosegue il comune di Castorano -, cui abbiamo dato seguito solo dopo aver attentamente vagliato tutte le situazioni che si potrebbero delineare». Nel duro intervento di Marcelli, lo stesso invitava la Cicconi a prendere esempio dal sindaco Massa di Offida che, invece, di fronte a questa scelta aveva preferito rispondere no per tutelare la salute dei propri cittadini. «In merito al tentativo di polemica con altre amministrazioni comunali attigue, nella quale qualcuno vorrebbe ci inoltrassimo, non siamo adusi ad entrare nel merito di scelte altrui, sia in linea di principio generale che nello specifico riguardo ad opzioni diverse. Ogni comune agisce secondo dettami nonché linee politico-amministrative che ne determinano le scelte e che esulano da quelle di altre realtà».
In definitiva per la sindaca Rossana Cicconi e la sua amministrazione, l’antenna della Inwit non è in grado di mettere a rischio il benessere e la salute dei residenti. «Nel nostro caso – conclude -, l’antenna posizionata in corrispondenza del civico cimitero non riteniamo sia un pericolo per la popolazione residente, nemmeno per quanti abitano nelle vicinanze. E, al di là della negativa enfatizzazione riguardo all’esiguo introito che il comune ne trarrà, abbiamo la certezza di aver agito per il meglio rispetto al vantaggio generale di cui potrà godere la comunità castoranese».
Massimiliano Mariotti

Risposta della amministrazione comunale del tutto insufficiente a chiarire le critiche alle modalità con cui . è stata edificata la struttura senza alcuna informazione preventiva alla cittadinanza.Le garanzie rispetto alle emissioni elettromagnetiche,poi, appaiono del tutto risibili perché in contrasto con gli studi scientifici dei centri di ricerca più avanzati