A14, botta e risposta tra Francesca Pantaloni e Anna Casini

Botta e risposta tra il consigliere regionale uscente Anna Casini e il candidato per FdI Francesca Pantaloni

«A pochi mesi dalle elezioni regionali – attacca Anna Casini, capogruppo Pd – scopriamo che la candidata Pantaloni denuncia in un’intervista l’isolamento del Sud delle Marche e invoca la terza corsia autostradale. In sostanza smentisce clamorosamente il suo capolista Acquaroli e l’assessore Baldelli che, nel 2020, ridevano delle nostre proposte. Stendo un velo pietoso sulle condizioni della A14: cantieri infiniti, nessuna terza corsia, anni di silenzio imbarazzante. È stata proprio la destra a bloccare ogni pressione su Autostrade, preferendo la retorica identitaria alla concretezza delle opere». La capogruppo PD rivendica i risultati del centrosinistra: «A partire dal 2016 abbiamo ceduto ad Anas 800 km di strade provinciali, restituendo manutenzione e sicurezza. Sulla mobilità dolce abbiamo investito oltre 60 milioni, rendendo le Marche capofila della Ciclovia Adriatica. Oggi provo sincero imbarazzo nell’osservare gli esponenti di destra che si affollano davanti ai nastri, per inaugurare opere che avevano fortemente contrastato». Poi l’affondo: «È curioso che una candidata di Fratelli d’Italia scopra soltanto ora il valore delle ciclabili, dopo che il suo schieramento ha banalizzato per anni il nostro impegno sul tema. Siamo felici che anche Pantaloni si sia convertita alla visione del centrosinistra, ma resta il fatto che così sconfessa platealmente Acquaroli». La conclusione è amara: «Il Piceno e il Fermano non possono più pagare il prezzo di una giunta impaludata nella propaganda. L’intervista della Pantaloni, nata per lanciare la sua candidatura, si conclude con un incredibile autogol: certificare l’inesistenza delle politiche infrastrutturali della destra».

 

«Prima di tentare di innescare l’ennesima sterile polemica, alla consigliera Anna Casini sarebbe bastato leggere con più attenzione il contenuto della mia intervista rilasciata a un quotidiano locale. Sarebbe bastato leggere, anziché costruire un attacco a dir poco ridicolo su un titolo potenzialmente fuorviante. “Mi impegnerò in prima persona nel ribadire l’importanza della terza corsia dell’autostrada A14, fondamentale per garantire competitività al territorio e tutele ad automobilisti, famiglie e lavoratori”. Altro che isolamento: la giunta Acquaroli ha già sbloccato opere decisive che la sinistra ha lasciato ferme per decenni. – Salaria: completato lo scavo della galleria “Trisungo”, opera che migliorerà la viabilità delle aree interne e avvicinerà Ascoli e il Piceno a Roma. – Alta Velocità Adriatica: con la nomina del Commissario straordinario lo scorso 30 giugno, si è ottenuto l’abbattimento dei tempi, delle procedure e delle burocrazie autorizzative, imprimendo quella velocizzazione fondamentale che serve per dotare anche le Marche di un’infrastruttura moderna. – Terza corsia A14: già in corso gli incontri tra il presidente Acquaroli, il Governo e Autostrade per l’Italia. Questi sono i fatti, e i cittadini li conoscono bene. Chi oggi prova a trasformare una mia intervista in un pretesto per alimentare polemiche senza capo né coda dimostra di non avere argomenti e di non voler affrontare i veri problemi dei cittadini. Il mio impegno sul fronte infrastrutturale è totale e coerente con il lavoro portato avanti dall’assessore Baldelli e dal presidente Acquaroli, che in questi anni hanno saputo imprimere un autentico cambio di passo a una Regione fiaccata dall’immobilismo della sinistra. Quell’immobilismo che, purtroppo, Anna Casini ha rappresentato appieno per il nostro territorio, raggiungendo l’apice in un mandato da vicepresidente regionale a dir poco anonimo. Come se non bastasse, la consigliera Casini ha diffuso sui social una grafica in cui si sostiene che il presidente Acquaroli avrebbe perso il primo confronto (UIL). Evidentemente non ha visto nemmeno quello. Un confronto in cui da una parte c’erano dati e fatti concreti, dall’altra solo numeri sparati a caso. Oggi abbiamo avuto l’ennesimo esempio: quando mancano i contenuti, si ricorre alla propaganda. Una lezione perfetta di quella che possiamo ormai definire la scuola di Matteo Ricci. Una scuola che, purtroppo, i cittadini conoscono fin troppo bene. Difficile dimenticare i cinque anni di vicepresidenza regionale di Anna Casini, nei quali il sud delle Marche ha sperimentato l’isolamento – quello vero – sulla propria pelle». ha replicato la candidata Francesca Pantaloni