Aumentano a 30 le Bandiere Arancioni per le Marche che si confermano terze tra le regioni italiane
Accordo Spacca-Forza Italia, Celani si giustifica: "Con il governatore un progetto condiviso"
Tramite una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook, l’ex sindaco di Ascoli ed ex Presidente della Provincia Piero Celani, prova giustificarsi sull’accordo raggiunto con il governatore Gian Mario Spacca: “L’accordo elettorale con Marche 2020 e con Gian Mario Spacca è il frutto di un progetto comune e condiviso – spiega Celani-. Un progetto in dieci punti di grande pragmatismo per una regione Marche sempre più protesa verso il futuro, forte ed orgogliosa della sua marchigianità caratterizzata da quello spirito imprenditoriale, voglia di lavorare, inventiva che ci hanno resi giustamente famosi in Europa”.
Nessun interesse economico, come molti cittadini avevano paventato. Almeno stando alle parole dell’ex Presidente della Provincia: “Nel documento che abbiamo sottoscritto nei giorni scorsi c’è una sostanziale e chiara inversione di tendenza ed una forte attenzione per il Piceno – continua Celani -. E’ un’occasione che non esito a definire storica per un confronto importante con quel PD che vogliamo e possiamo mandare a casa”.
Riguardo alcuni dissapori passati tra Spacca e Celani, ormai è acqua passata: “Ho avuto delle polemiche con il Presidente della Regione Marche nel contesto del suo ruolo istituzionale in passato. Ma mai con l’uomo: un moderato che proviene dalla vecchia DC e con una visione della società comune a quella che caratterizza Forza Italia. Spacca è un uomo che viene dalla cosiddetta società civile. Non è mai stato un uomo di apparato come lo è il candidato del PD, Ceriscioli”.
Poi l’ennesimo attacco al Partito Democratico:”Possiamo mandare a casa il PD, sventando il tentativo di spostare il baricentro della regione sempre più a nord, magari verso Pesaro, e ritrovare il giusto equilibrio per una crescita armonica di tutto il territorio dove non vi siano cittadini di serie B. Per il Piceno sarebbe la svolta. Una svolta auspicabile specie in questa fase così difficile con un mondo del lavoro alle prese con una crisi durissima. Abbiamo l’occasione per riprendere a progettare, per impostare politiche concrete per il territorio, per dare quelle risposte che da troppi anni ormai attendiamo”.
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