Al via il progetto “Memorie Picene”, raccontare per ricordare, ricordare per costruire il futuro

Nasce il progetto “Memorie Picene” che ha l’obiettivo di custodire e tramandare le storie, le tradizioni e i volti che hanno segnato il nostro territorio. Attraverso testimonianze autentiche e racconti di vita vissuta, vogliamo preservare l’identità culturale del Piceno per le generazioni future. Memorie Picene è realizzato dal gruppo Liquix con il contributo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito dell’investimento M1C3 – Supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale. Questo finanziamento ha permesso di sviluppare una piattaforma innovativa che raccoglie contenuti video autentici, promuovendo così la cultura locale e le tradizioni del territorio piceno

“Il progetto si propone di essere uno strumento di memoria collettiva, accessibile a tutti, per custodire le radici storiche del territorio e valorizzarne il patrimonio umano e sociale.Attraverso la realizzazione di video-interviste, storie e documentari, vogliamo raccogliere e tramandare le esperienze delle persone che hanno vissuto e costruito la storia della nostra comunità. Ogni racconto diventa così una testimonianza preziosa, un tassello fondamentale per comprendere chi siamo e da dove veniamo, stimolando al contempo riflessioni sul futuro- dice Luca Di Bella, uno degli ideatori – Abbiamo recuperato materiali storici da far fruire attraverso i nuovi canali digitali. Abbiamo fatto un lavoro di raccolta e ricerca di materiali, lavoro molto complicato. Ci siamo aiutati anche con l’intelligenza artificiale per rendere vive alcune foto che abbiamo recuperato, senza strafare , mentre per alcuni luoghi ci siamo mossi per creare dei tour virtuali, delle passeggiate che possono essere esplorate a 360 gradi. Abbiamo sentito una certa responsabilità, fissare un paesaggio e un territorio che domani non potrebbe essere lo stesso, ci ha dato una certa punta di orgoglio. Abbiamo intervistato dei personaggi iconici per ricordare certi momenti, come quello del lavatoio di Porta Solestà dove si mettevano a rinfrescare le angurie che una volta erano nere”.

“Il progetto rientra nella valorizzazione del nostro territorio e delle nostre tradizioni, abbiamo intrapreso un filone per conservare le nostre tradizioni, i sapori e i saperi di ogni luogo- aggiunge l’assessore Francesca Pantaloni- Memorie Picene rientra in questo progetto, attraverso video, foto e documentari per trasmettere luoghi, storia e tradizione. Quello che siamo oggi è frutto del nostro passato, una casa ha bisogno delle fondamenta. Il professor Papetti sta facendo un grande lavoro per la nostra città, unendo arte, tradizioni ed eccellenze del nostro territorio. Serve un turismo che sappia apprezzare la nostra ricchezza”.

“Fino all’inizio del 900, la documentazione era affidata solo ai libri, con tutte le difficoltà. Oggi abbiamo strumenti che rendono facile la documentazione del passato, per renderlo fruibile al pubblico- aggiunge il direttore dei Musei Civici Stefano Papetti- Tramandare le tradizioni di questo territorio, riguarda tutta la nazione. E’ un’operazione illuminata per non perdere la nostra memoria. Con la Politecnica delle Marche stiamo lavorando per animare i dipinti della nostra Pinacoteca”.


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