Allarme per i costi del grano. Il Presidente Cia Ascoli-Fermo-Macerata, Matteo Carboni, sottolinea la necessità della convocazione del “tavolo grano” al Masaf.

Emergenza grano: la Cia-Agricoltori Italiani lancia l’allarme su una delle filiere più importanti dell’agroalimentare italiano a causa del trend relativo al calo dei prezzi di listino sia per il grano duro, sia per il grano tenero. Il grano duro oscilla intorno a 300 euro a tonnellata, quello tenero a 230.

 

“Parliamo di prezzi assolutamente insufficienti anche per coprire i costi di produzione – afferma il Presidente della Cia Ascoli-Fermo-Macerata, Matteo Carboni – e l’allarme lanciato da Cia è tanto più giustificato se pensiamo che, parlando di grano, si parla naturalmente anche di pasta, un’icona del Made in Italy nel mondo. Il problema è particolarmente sentito nei nostri territori, leader in Italia nella produzione di grano”.

 

Come sottolineato da Cia Nazionale dopo i Durum Days a Foggia, i costi di produzione per il grano duro ormai superano di gran lunga i 1000 euro a ettaro, mentre con una resa ottimale di 3 tonnellate per ettaro a 30 euro a quintale, si arriva nella migliore delle ipotesi a una produzione lorda vendibile (Plv) per ettaro di 900 euro. Non diversa la situazione del grano tenero con costi di produzione sui 1500 euro a ettaro per una resa di 55 quintali per ettaro a 230 euro la tonnellata, con la Plv che arriva, quindi, sotto i 1300 euro.

 

“Restiamo in attesa – conclude Carboni – della convocazione di un tavolo al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste per provare a trovare soluzioni per questa filiera strategica per il Paese”.