Allarme processionarie anche nel Piceno: pericolo soprattutto per gli animali
Anche nel Piceno, così come in tante altre città d’Italia, è allarme processionarie. Diverse le segnalazioni dei cittadini all’Asur e alla polizia municipale.
Sull’uomo il contatto con i peli urticanti della processionaria può causare dermatite, congiuntivite o irritazione delle vie respiratorie, a seconda delle aree di contatto. Ancora maggiori i pericoli per i cani che possono essere attratti dalle larve, avvicinandole con il muso e riportando lesioni molto gravi, fino alla necrosi della lingua.
L’insetto attacca soprattutto i pini, i cedri e le conifere in generale e nel periodo invernale le larve svernano in nidi bianchi a forma di bozzolo, grandi diversi centimetri da cui a primavera inoltrata scendono lungo il tronco facendo la cosiddetta “processione”.
Tra i consigli forniti dagli esperti c’è quello di evitare di sostare vicino alle piante o alle aree infestate ed evitare di togliere i nidi con mezzi e modalità non idonei e senza adeguate protezioni, poiché si potrebbe causare la fuoriuscita delle larve.
Le larve non vanno raccolte, nemmeno se si è dotati di guanti, perché gli aculei, estremamente leggeri, potrebbero facilmente liberarsi nell’aria.
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