Altri infermieri aggrediti al pronto soccorso di Ascoli. Il dg Maraldo: “Pronto a innalzare ulteriormente il livello di sicurezza”
Si è verificata una nuova aggressione ai lavoratori del Pronto Soccorso dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno.
Erano circa le 14.30 quando una giovane paziente, già valutata dallo specialista e alla quale il personale del Pronto soccorso stava somministrando la terapia prima di dimetterla, ha avuto improvvisamente una violenta reazione di agitazione psicomotoria. La donna ha colpito l’infermiera che la stava assistendo, la quale ha riportato un trauma intracranico con prognosi di alcuni giorni, e il personale intervenuto per aiutare a calmarla, un’infermiera e un’operatrice sociosanitaria che hanno riportato entrambe lievi lesioni. Sul posto era presente un addetto alla vigilanza che è prontamente intervenuto e ha provveduto ad allertare le forze dell’ordine.
Maurizio Pelosi, Segretario Territoriale di Nursind, ha denunciato l’accaduto, affermando che ieri, durante l’attività assistenziale, “due infermieri e un operatore socio-sanitario sono stati aggrediti mentre erano in servizio. Una delle infermiere è stata colpita con pugni alla testa ed è stata sottoposta ad accertamenti sanitari”.
L’episodio, come specificato da Nursind, si inserisce in un contesto ormai noto, in cui il Pronto Soccorso si conferma un ambiente di lavoro ad alto rischio per il personale sanitario.
“Proprio per questo”, ha sottolineato Pelosi, “la tutela dei lavoratori deve essere garantita in modo continuo, in tutti i turni, senza carenze organizzative o di sicurezza”.
Come sindacato, NurSind ribadisce che la sicurezza non può essere episodica né affidata a misure emergenziali. “Sono necessari interventi strutturati di prevenzione, un’organizzazione adeguata e strumenti concreti di protezione, affinché chi lavora in prima linea possa svolgere il proprio ruolo in condizioni di sicurezza”.
“Desidero esprimere, a nome mio personale e di tutta la direzione aziendale, solidarietà e vicinanza agli operatori sanitari del Pronto soccorso che sono stati vittime di una aggressione durante lo svolgimento del proprio lavoro”. Queste le parole del direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo, in seguito all’episodio di violenza.
“Si tratta – continua il dg – di un episodio grave che colpisce professionisti impegnati quotidianamente con competenza, dedizione e senso di responsabilità nella tutela della salute dei cittadini, spesso operando in contesti di grande complessità e pressione. Pur nella consapevolezza delle difficoltà legate alla gestione di pazienti con fragilità, nessuna forma di violenza può essere tollerata. La sicurezza degli operatori sanitari rappresenta una priorità assoluta e costituisce una condizione imprescindibile per garantire un’assistenza efficace e di qualità. Proprio per questo motivo, nel luglio scorso, abbiamo firmato un protocollo d’intesa con la Questura e con la Prefettura, in ottemperanza alle disposizioni di natura legislativa e regolamentare in materia di prevenzione della violenza, sia fisica che verbale, nei confronti del personale sanitario, perseguendo l’obiettivo di innalzare il livello di sicurezza all’interno degli ospedali di Ascoli e San Benedetto. L’Azienda sanitaria è dunque impegnata – conclude Maraldo – a collaborare con le autorità competenti e a mettere in atto tutte le misure necessarie per rafforzare la tutela del personale e prevenire il ripetersi di simili episodi. Agli operatori coinvolti va il mio sincero ringraziamento per la professionalità dimostrata anche in una situazione così difficile, insieme all’augurio di una pronta e completa ripresa”.
Redazione





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