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Ameli (Pd): “Ponte ciclopedonale sul Tronto ,una passerella di propaganda, la verità è che Acquaroli certifica il suo fallimento sui ritardi dei lavori”
“Ieri si è assistito all’ennesima passerella di propaganda da parte dei presidenti Acquaroli e Marsilio, accorsi sul cantiere del ponte ciclopedonale sul Tronto per celebrare un’opera che, in realtà, sconta ritardi pesanti e sarebbe dovuta essere già conclusa. La verità è semplice: i lavori dovevano essere ultimati un mese fa (giugno 2025) ma sono partiti solo grazie alle proteste del Partito Democratico di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro. È grazie alle nostre denunce pubbliche e istituzionali se oggi quei sostegni per il ponte sono lì. Altro che “progresso dei lavori”: i due presidenti hanno certificato il fallimento della loro amministrazione, e finalmente Acquaroli ha conosciuto cos’è la Sentina, zona a lui sconosciuta fino a ieri. L’opera, fortemente voluta dal centrosinistra e pianificata già durante la giunta Ceriscioli, è stata abbandonata per mesi dalla Regione Marche a guida Acuqaroli. A dimostrazione di ciò, il Partito Democratico ha depositato un’interrogazione in Consiglio regionale a prima firma della capogruppo Anna Casini, chiedendo conto dello stallo inspiegabile nonostante il cantiere fosse stato formalmente consegnato a giugno 2024. In quella fase denunciai pubblicamente l’assenza totale di attività nei pressi del cantiere: nessuna ruspa, nessun segno di avanzamento, solo silenzio e immobilismo. I lavori sono partiti solo dopo la nostra pressione politica, mentre la Regione taceva e fingeva che tutto fosse regolare. Il ponte, lungo 130 metri, rappresenta un’infrastruttura strategica per la mobilità sostenibile e il turismo dell’intera area costiera tra Marche e Abruzzo. Doveva essere un simbolo di connessione e visione condivisa tra territori, ma è diventato il simbolo dell’incapacità gestionale e della priorità data all’apparenza più che alla sostanza da parte della giunta Acquaroli. Oggi non assistiamo a un successo, ma a un maldestro tentativo di coprire i ritardi con la propaganda, ritardi con i responsabili che hanno già un nome e cognome. Il Partito Democratico continuerà a vigilare, come ha sempre fatto, affinché quest’opera venga finalmente completata, nonostante il pressapochismo e l’inerzia di chi oggi prova a prendersi meriti che non ha”. Lo dice Francesco Ameli, segretario Provinciale PD Piceno
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