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Aquila Nera, processo con rito immediato per Stefano Manni
Tutti gli indagati dell’inchiesta “Aquila Nera” a processo con rito immediato.
Tra questi anche l’ascolano Stefano Manni. Questa la decisione del Pm Antonietta Piccardi. Dunque nessuna udienza preliminare, per passare direttamente al dibattito in aula. Infatti secondo il Pm le prove a carico degli indagati sono evidenti.
L’ACCUSA – Il quarantottenne ascolano si trova rinchiuso nel carcere di Alessandria dal marzo scorso, e su di lui pesa l’accusa di essere a capo dell’organizzazione segreta di stampo neofascista “Avanguardia Ordinovista”. L’organizzazione eversiva di cui l’ascolano è ritenuto il capo indiscusso aveva il fine di mettere in atto una e vera e propria “strategia della tensione”, con migliaia di attentati che avrebbero poi reso più agevole la scalata al potere politico.
IL PROCESSO – Manni e gli altri 43 indagati, tra cui l’ascolano Mercuri, appariranno il 2 febbraio del 2016 al processo che si svolgerà a L’Aquila. Alla notifica arrivata pochi giorni fa però, entro 15 giorni, gli avvocati degli indagati potrebbero comunicare eventuali richieste. Non è escluso quindi, che l’avvocato Mauro Gionni richieda il rito abbreviato per il suo assistito Stefano Manni.
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