Area di crisi, importante riunione a Roma: ecco l'iter

Si è svolta questa mattina a Roma la riunione ricognitiva del gruppo interministeriale di coordinamento e controllo dell’area di crisi complessa del Piceno e della Val Vibrata. L’incontro fa seguito al decreto ministeriale sottoscritto il 3 marzo scorso dal Ministro Federica Guidi che, in tempi rapidissimi, ha istituito un gruppo allo scopo di definire ed attuare il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale. Il cronoprogramma stabilito prevede che al più presto Invitalia attivi un’operazione di scouting e verifiche territoriali al fine di esaminare i fabbisogni, individuare i settori di riconversione, gli strumenti e le risorse attivabili per poi presentare una bozza di PRRI entro tre mesi.

Non ci saranno più finanziamenti a pioggia – ha affermato la Vice Presidente della Regione, Anna Casini – ma verrà svolta un’azione organica che non si baserà solo sull’erogazione di contributi pubblici, ma anche su azioni di sensibilizzazione del tessuto produttivo e dell’apparato creditizio. Stiamo parlando di uno dei primi riconoscimenti di area di crisi industriale interregionale in Italia e i tempi sono stati da record. Grazie all’impegno della nostra giunta regionale, dei nostri parlamentari marchigiani e alla indispensabile guida del Ministero dello Sviluppo economico, dopo anni di tentennamenti e ritardi, abbiamo superato le lungaggini burocratiche con un percorso virtuoso che ci ha permesso finalmente di spingere il piede sull’acceleratore degli interventi che i territori del Piceno e della Val Vibrata aspettavano da troppo tempo. La presenza nel gruppo di coordinamento dei rappresentanti di diversi Ministeri ci dà la certezza che si tratta di un accordo concreto che garantisce a tutti gli attori strategici la massima sinergia e collaborazione. Il vero lavoro dunque per poter utilizzare risorse nazionali, adeguare le infrastrutture e creare le condizioni di un nuovo sviluppo economico ed occupazionale comincia adesso. Tra i tanti interventi previsti infine, che il decreto del 10 febbraio evidenzia “la necessità di riqualificare il territorio anche attraverso il potenziamento della dotazione infrastrutturale e in particolare della rete stradale che congiunge le due aree”. In questo contesto rientra anche un collegamento più diretto e a grande velocità tra l’A24 e l’Ascoli-Mare.