“Arquata del Tronto vuole la stessa attenzione di Amatrice e Norcia”

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“Noi non vogliamo fare nessun polemica, perche’ errori ne abbiamo commessi anche noi, ma solo assicurarci che anche per Arquata ci sia la stessa attenzione che c’e’ per Amatrice e Norcia e che non succeda che la burocrazia rallenti la posa delle casette nei tempi stabiliti, così come invece accaduto con le macerie sulla cui rimozione erano d’accordo tutti e poi è arrivato un solo ente, l’Arpa Marche, che ha imposto paletti che ci costringono a smaltirle a Roma invece che nella mostra zona”.

Il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci e il vice sindaco Michele Franchi replicano così alla nota del Dicomac che ha imputato anche all’amministrazione comunale responsabilità sui ritardi per le Sae. “Stiano tranquilli al Dicomac – dicono all’ANSA -, siamo fiduciosi che sapranno posare le casette nel nostro territorio così come sta avvenendo altrove nei tempi previsti; quello che vogliamo e’ che la burocrazia non ci fermi per stupidaggini come ha fatto l’Arpam. Inoltre vogliamo la stessa attenzione che c’e’ per Amatrice e Norcia. Vogliamo poi ricordare al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio che ci ha promesso l’aiuto dell’Esercito per darci una mano. Sappiamo di aver commesso anche noi errori in questi mesi, ma non dimentichi Curcio che qui ci sono stati tre terremoti che hanno richiesto sopralluoghi e modifiche, soprattutto dopo le scosse di ottobre. Andiamo avanti con spirito di collaborazione e fiducia reciproca concludono Petrucci e Franchi.

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