E sono due. A questo punto i deboli di cuore devono seriamente iniziare a preoccuparsi se questo è l’andazzo. Prima il San Marino, poi la Spal. Sotto di due reti lunedì scorso, sotto di un gol e di un uomo ieri pomeriggio. Alla fine stesso identico risultato. E tripudio bianconero.

LARGO, PISTA – 13 vittorie conquistate: nessuno ha fatto meglio. 40 gol realizzati: nessuno ha fatto meglio. Ancora imbattuti in casa: nessuno ha fatto meglio. Vetta solitaria della classifica riconquistata. L’Ascoli delle ultime due giornate non brilla. Anzi: dorme per un tempo intero. Poi si sveglia e sbrana l’avversario. Che ci sia qualcosa da cambiare è evidente. Ma al momento il Picchio è lassù in cima, nonostante i tanti infortuni che rischiano di condizionare un’intera stagione. E lassù in cima vuole rimanere.

CRESCE LA PRESSIONE – Ancora niente mini fuga. Il Teramo è sempre lì, a tre lunghezze di distanza. Pronto ad agguantare il Picchio al primo passo falso. Eppure l’Ascoli sembra immortale. Rinasce dalle sue ceneri anche quando la partita sembra perduta, quando i pronostici sembrano sovvertiti e le dirette avversarie iniziano già a fare festa. E invece poi restano a bocca asciutta. E ora la pressione è tutta su di loro. Reggiana, Pisa e L’Aquila sono lontane rispettivamente 6, 7 e 10 punti. Le distanze potrebbero ridursi, ma intanto il Picchio ha fatto la sua parte. E non è detto che le altre facciano lo stesso.

GUAI A DISTRARSI – Ora però inizia il difficile. Il calendario sembra sorridere ai bianconeri per le prossime due gare (Prato e Savona sono entrambe in zona playout), ma in questa Lega Pro non si può mai stare tranquilli. E’ ora che bisogna dimostrare tutta la fame di vittoria. E’ ora che bisogna prendersi quello che spetta per continuare a volare. E prepararsi al meglio alla sfida in trasferta contro il Pisa. Un altro crocevia fondamentale in questo campionato dalle mille emozioni.