Ascoli-Cesena, le pagelle: Augustyn e Mengoni i migliori, poco vivace il reparto offensivo

Il Picchio non sfonda contro il Cesena e al Del Duca termina 0-0 il recupero della 2° giornata di campionato (guarda qui). Ecco le pagelle del match. 

LANNI 6: Si contano sulla punta delle dita le occasioni in cui il portierone bianconero viene chiamato in causa. Spera – e si salva – sul sinistro violentissimo di Djuric che si stampa sulla traversa, poi è provvidenziale in uscita sullo stesso ariete cesenate allo scadere del primo tempo. Per il resto normale amministrazione. Attento.

ALMICI 5.5: Il peggiore del Picchio. Primo tempo horribilis, con diagonali sbagliate e troppi spazi lasciati agli avversari. Male in fase difensiva, poco presente in quella offensiva. Migliora nella ripresa, ma è comunque troppo poco per meritare la sufficienza. Starà a mister Aglietti recuperarlo dal punto di vista fisico e mentale e farlo tornare il giocatore da applausi visto nella prima parte di stagione dello scorso anno. Da ritrovare.

AUGUSTYN 7: Se Almici stecca, Augustyn è un muro. Fa a sportellate per tutti i 90′ con Djuric, se l’attaccante avversario raramente si rende pericoloso è soprattutto merito suo. In coppia con Mengoni è una sicurezza. Insuperabile.

MENGONI 6.5: Buona pure la prova del compagno di reparto. Anche lui rende difficile la vita degli attaccanti cesenati, senza sbavature la prestazione del Mengo. Convinto.

MIGNANELLI 6: Solito pendolino sulla corsia di sinistra. Ara la fascia come di consueto, ma stavolta è meno preciso quando si tratta di arrivare sul fondo e servire gli attaccanti. Qualche errore di troppo anche in difesa, ma nel complesso la sua gara è sufficiente. Certezza.

HALLBERG 5.5: Mister Aglietti lo preferisce a Carpani premiandolo dopo la buona prestazione – con gol – di Pisa. Lo svedese fa intravedere buone giocate, troppo spesso però finisce in balia degli avversari. Da rivedere. dal 71′ CARPANI 6: Entra e prova a illuminare la squadra con due ottimi lanci a servire i compagni. Non riesce però a incidere come vorrebbe, colpa anche di una gara che nel finale si appiattisce e non regala emozioni. Volenteroso.

BIANCHI 6: Anche il metronomo bianconero non è autore di una prova esaltante. Il Cesena troppo spesso mette in difficoltà Bianchi & co, stavolta il leader della mediana ascolana non riesce a essere il padrone del campo. E’ comunque un punto di riferimento per i giovani ai suoi lati. Chioccia.

CASSATA 5.5: Quattro ammonizioni in sei partite sono oggettivamente troppe per il classe ’97 scuola Juve. Il giallo preso nella prima parte di gara condiziona il match del centrocampista, che in più di un’occasione deve stare attento a non lasciare la squadra in inferiorità numerica. Poco lucido.

JAADI 5.5: Tanto fumo ma poco arrosto per il marocchino arrivato dall’Udinese. Ha spesso l’occasione per puntare il diretto avversario e tentare l’uno contro uno, ma si limita al compitino e non incide sul match. Evanescente. dal 62′ ORSOLINI 6: Molto più vivace invece Riccardo Orsolini. Entra e costringe Kone al giallo dopo neppure un minuto, poi ci prova col mancino senza impensierire Agazzi. Per l’Ascoli non è una giornata indimenticabile, ma il baby bianconero è comunque uno dei migliori della squadra. Pimpante.

CACIA 5.5: Se il bomber non spacca la gara non è solo demerito suo. Poco servito dai compagni, cerca di farsi vedere quando possibile provando anche a indietreggiare di qualche metro per conquistare il pallone. Ma dalle parti di Agazzi non si vede quasi mai. Isolato. dal 78′ FAVILLI S.V.

GATTO 6: Dei tre là davanti è sicuramente il più vivace, ma anche lui non riesce a incidere come vorrebbe. Ben limitato dai difensori cesenati, i suoi tentativi non impensieriscono la retroguardia avversaria. Pallido.

AGLIETTI 5.5: La squadra ben messa in campo non è più una sorpresa, ma stavolta il Picchio non riesce a incidere come vorrebbe il tecnico. Guai comunque a pensare che si tratti di due punti persi per strada, il Cesena è a tutti gli effetti una delle squadre più temibili del torneo. Non convince l’idea di schierare Almici dal 1′ dopo la deludente prestazione di Pisa, poi un eccesso di foga lo costringe a seguire gran parte del match dagli spalti.

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