Ascoli, le parole di Cacia fanno riflettere: la salvezza sarebbe un miracolo sportivo

Con la vittoria sulla Ternana l’Ascoli ha messo una grossa ipoteca sulla salvezza, anche se ancora c’è da pedalare.

SALVEZZA=MIRACOLO – Merito di un gruppo che è riuscito a ricompattarsi, merito di un allenatore Devis Mangia che ha tirato fuori gli artigli custodendo gelosamente lo spogliatoio, merito dei ragazzi che hanno capito l’importanza di indossare la maglia bianconera e allo stesso tempo capito dove stava il pericolo. Merito dei gol, dell’esperienza e del carisma del bomber e leader indiscusso di questo Ascoli: Daniele Cacia . “Se ci salviamo possiamo dire che è stato un mezzo miracolo, ma alcune cose dovranno cambiare, l’asticella va alzata, io sarei felice di restare, sto bene qui, ma come ho detto alcune cose devono cambiare”. Ha ragione l’attaccante del Picchio, la squadra sta compiendo un vero miracolo dopo tutte le problematiche che ha dovuto affrontare prima di estraniarsi e allontanare il fattore di disturbo, cose che dall’esterno possono non essere evidenziate.

ALZARE L’ASTICELLA – Ora si che la squadra può lavorare in tranquillità con l’aiuto dei suoi tifosi,  di un gruppo unito. I risultati sono evidenti. E quando Cacia parla di cambiamenti, di alzare l’asticella, ha ragione anche in questo caso. Si riferisce alla professionalità e competenza che serve in un club di serie B. L’Ascoli, che ricordiamo è una società giovane, aveva bisogno di tempo per capire. I primi passi li ha già fatti, ora mancano alcuni dettagli per dare veramente una svolta al lavoro fatto da questo gruppo col raggiungimento della salvezza. Un gruppo, uno staff tecnico guidato dal direttore sportivo Francesco Marroccu che lavora dietro le quinte e che non ama apparire, da un allenatore Devis Mangia che al termine della sfida contro la Ternana ha salutato i numerosi tifosi presenti allo stadio Liberati facendo loro un inchino, mai nessuno lo aveva fatto prima. Mangia l’allenatore didattico che ha rischiato di perdere la panchina per i soliti fattori di disturbo, ma che grazie alla sua forza e a quella dei ragazzi è riuscito a tenerla stretta. Ora può gioire e magari togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa. E dal Canada il presidente Francesco Bellini può godersi il suo rinato Ascoli così come gli azionisti del club Giuliano Tosti, Battista Faraotti e Gianluca Ciccoianni, con loro l’amministratore unico Andrea Cardinaletti.

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