Ascoli, Tomei: “Col Rimini la peggiore partita, sfida dalle mille insidie”

Mister Tomei, alla vigilia di Rimini-Ascoli, ha presentato la sfida del “Neri” in conferenza stampa:

“Sono molto vicino ai giocatori del Rimini perché questo per noi è lavoro” – ha esordito l’allenatore con riferimento alle vicende extracalcistiche del club biancorosso – “Mi dispiace molto per la situazione, già vissuta lo scorso anno nel girone C con Turris e Trapani, lavorano con difficoltà oggettive; colgo l’occasione per far loro i complimenti, ho visto tutte le partite del Rimini, che ha dimostrato d’essere una grande squadra. In queste situazioni o molli o ti ribelli e i giocatori del Rimini si ribellano, lo fanno molto bene, mai hanno meritato di perdere, anzi. Il Rimini ha giovani di prospettiva che, ribellandosi, mostrano d’essere giocatori importanti e così facendo possono crearsi un futuro in altre realtà.

Quella di domani è la peggiore partita che possiamo disputare in questo momento, ha mille insidie, quindi bisogna essere preparati e avere la testa giusta, siamo coscienti di confrontarci con una squadra forte, organizzata, che aggredisce, con un forte spirito, pressa spesso alta, uomo contro uomo, quindi è difficile palleggiare, sarà una partita verticale. Inoltre dovremo essere attentissimi perché sono pericolosi sulle ripartenze. Il Rimini è una squadra con tanti valori, bisognerà stare molto attenti all’episodio, ottimizzare quello favorevole e limitare quello negativo.

La squadra si è allenata bene, è consapevole del momento, questa settimana abbiamo potuto svolgere più lavoro fisico e tecnico-tattico dopo le ultime settimane in cui si era giocato di più”.

Il tecnico ha fatto anche il punto sull’infermeria:

“Nicoletti ha avuto una lesione al ‘manico di seppia’, una meniscectomia fatta ieri, fra un mesetto è a posto, nulla di grave, è come se si fosse fatto uno stiramento importante, domani inizia la riatletizzazione.

Corazza ogni tanto risente del carico di lavoro sul ginocchio operato, domani non ci sarà. Gli altri stanno tutti bene”.

Sulla ‘regolarità del campionato’, con riferimento a squadre in difficoltà con penalizzazioni in classifica, ha dichiarato:

“Lavorare e non essere pagati non è corretto. E’ un appello che si fa da tanto tempo alle istituzioni sportive, non è giusto far intraprendere un campionato a squadre in difficoltà mentre altri club pagano, si impegnano, si organizzano. Le squadre che non hanno questi requisiti finiscono per mettere in difficoltà la città, i giocatori, l’allenatore. Faccio fatica a commentare, spero che in futuro ci sia maggiore attenzione a questi aspetti e che non si permetta una situazione del genere”.

A chi ritiene che i bianconeri da Carpi in poi abbiano subìto una flessione ha risposto:

“Non credo ci sia stata una flessione, questo è un campionato lungo, è normale che tutti si aspettino che l’Ascoli vinca ogni partita, ma magari hai degli infortuni, degli episodi che non girano a favore. Sarei preoccupato se a Carpi, a Ravenna e col Gubbio avessimo fornito prestazioni indecenti, invece non è stato così. Sono molto contento della prestazione col Gubbio, so che dobbiamo migliorare e che non possiamo vincere tutte le partite, anche se vorremmo, ma l’importante è che i ragazzi facciano in campo quello per cui ci alleniamo, il percorso è lunghissimo. Noi facciamo di tutto per regalare gioie ai tifosi, che, ripeto, sono meravigliosi; la responsabilità è grande, i ragazzi ci mettono sempre il massimo e l’unica cosa che posso garantire è che sono dei grandi lavoratori e ragazzi umili”.


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