Sisma 2022, si può partire con la presentazione delle domande
Ascoli, ultimo sforzo: batti il Livorno e dai il via alla festa
180’ al termine della stagione 2015/16 della Lega B.
L’Ascoli – dopo la sconfitta contro il Novara – è 15° in classifica, a 46 punti. A quota 43 c’è la Pro Vercelli, a 42 il quartetto formato da Modena, Salernitana, Latina e Lanciano (agli abruzzesi sono stati restituiti 3 punti). Il Livorno (38) rischia seriamente la retrocessione diretta, in Lega Pro è invece già ufficialmente tornato il Como (ultimo a 30 punti).
La situazione dei bianconeri è dunque semplice: la salvezza diretta è lì a un passo, manca solo l’ultimo gradino da salire per arrivare al termine della ripida – ripidissima – scala della permanenza in B. Sabato pomeriggio al Del Duca si giocherà La partita. Mettere una pressione eccessiva ai calciatori bianconeri sarebbe sbagliato, ma tutto l’ambiente sa bene che per il Picchio lo scontro diretto col Livorno è l’ultimo mattoncino per brindare alla salvezza. Non ci sarà mister Mangia per le note vicende che hanno visto l’allenatore coinvolto in queste ultime frenetiche ore, la società (con la conferenza dell’ad Cardinaletti) ha spiegato come il tecnico non sarà sulla panchina dell’Ascoli nelle ultime due partite stagionali.
In caso di vittoria contro il Livorno, l’Ascoli sarebbe aritmeticamente salvo con una giornata d’anticipo. A prescindere da tutti gli altri risultati. Il che vorrebbe dire festa grande tra le mura amiche, davanti a quei tifosi che in questa stagione non hanno mai fatto mancare il loro apporto alla squadra. E poi ancora festa in centro, tra sciarpe e bandiere. In altre parole, si ripeterebbe lo spettacolo visto poco meno di un anno fa (allora si festeggiò la promozione in B). Serve una vittoria. Gli ultimi tre punti per mettere la parola fine a una stagione davvero travagliata.
Il Picchio potrebbe brindare alla salvezza matematica anche con un pareggio contro il Livorno. In questo caso però bisognerà guardare agli altri campi. Con un punto, l’Ascoli salirebbe a 47. Sarebbero allora decisivi i risultati del quartetto formato da Lanciano-Modena-Salernitana e Latina. Se tre di queste non riuscissero a vincere, per i bianconeri sarebbe festa. In caso di pareggio o sconfitta di tre avversarie infatti, queste si porterebbero eventualmente a quota 43. A quel punto sarebbe impossibile per loro agguantare l’Ascoli in classifica nell’ultima giornata di campionato. Può dunque bastare anche un pareggio, a patto però che almeno tre squadre tra Lanciano, Modena, Salernitana e Latina non vincano le loro partite: il Lanciano gioca in casa contro una Ternana già aritmeticamente salva, il Modena ospita il Pescara in piena lotta playoff, la Salernitana fa visita al Cagliari già promosso in A e il Latina se la vedrà tra le mura amiche contro il Vicenza. Il Picchio – con un pari contro il Livorno – farebbe festa anche in un altro caso: sconfitta della Pro Vercelli contro il Perugia nell’anticipo del venerdì e non vittoria di due squadre tra Lanciano, Modena, Salernitana e Latina.
C’è anche la (remota) possibilità che l’Ascoli si salvi sabato pomeriggio nonostante una sconfitta. Al ko dei bianconeri dovrebbero però fare seguito almeno altre tre sconfitte tra Lanciano, Modena, Salernitana e Latina. In questo modo almeno tre squadre resterebbero a 42, col Picchio aritmeticamente salvo a quota 46 nonostante il ko.
L’Ascoli però deve evitare calcoli cervellotici e telefonini collegati sugli altri campi. Il Picchio ha il destino nelle proprie mani. Al Del Duca. Davanti a un muro bianconero. Con migliaia di tifosi che saranno pronti a spingere la squadra nella ‘Giornata dell’orgoglio’. Al Livorno non dovranno essere lasciate neppure le briciole. Con una vittoria l’Ascoli è salvo. Con una sconfitta il Livorno sprofonda in Lega Pro. Mors tua, vita mea.
ma avete visto che nuovamente hanno ridotto i punti di penalizzazione al Lanciano….quindi stanno a meno due….perché questi favoritismi??….dai ragazzi,pensiamo a noi…pero’ noi ogni cosa la paghiamo sempre cara….gli altri fanno come vogliono…