Ascoli, urgono rinforzi nel mercato di gennaio. Chiudere girone d'andata a 20 punti obbiettivo minimo

Penultimo posto in classifica, peggior attacco del campionato, 4 sconfitte su 5 negli scontri diretti. E’ inutile girarci attorno. Senza adeguati rinforzi nel mercato di gennaio l’Ascoli rischa seriamente la retrocessione.

RINFORZI NECESSARI – La società nel calciomercato estivo ha fatto investimenti importanti, acquistando un parco giocatori di assoluto livello. Almeno sulla carta. Ma – con il senno di poi – si è visto che nell’organico mancano dei pezzi imprescindibili. Si era detto che nella scorsa annata era mancato un vice-Pirrone, un giocatore che sappia prendere in mano la squadra, capace di imbastire la manovra. Si è puntato tutto su Bellomo, che, a onor del vero, non è mai stato un regista puro. Ogni qual volta in questa stagione è stato impiegato in quel ruolo ha sempre dato l’impressione di essere un pesce fuor d’acqua. Mancano, inoltre, esterni di qualità, bravi nell’uno contro uno, che possano servire al meglio gli attaccanti. E’ vero che ad inizio stagione l’ex tecnico Petrone giocava con un modulo in cui gli esterni servivano ben poco, ma la dirigenza avrebbe dovuto comunque tenere in considerazione una sorta di piano B. A tal proposito, l’addio di Mustacchio grida vendetta.

OBBIETTIVO SALVEZZA – Ma alla fine del girone d’andata mancano ancora 6 partite. L’obbiettivo minimo è chiudere almeno a quota 20 punti, per poi tentare di rimontare la classifica nel girone di ritorno. Il calendario di certo non aiuta: Bari, Salernitana e Livorno fuori, Ternana, Novara e Spezia in casa. Come è stato ribadito più volte, l’Ascoli dovrà costruire la propria salvezza al Del Duca.

FIDUCIA – Il gruppo – che potrà avere mille difetti dal punto di vista calcistico – è un gruppo sano, che tiene alla maglia e che farà di tutto per raggiungere l’obbiettivo. Il presidente Bellini e i tre azionisti faranno di tutto per migliorare le cose nel mercato di riparazione. Infondo Faraotti ieri ad Ascoli Picchio Channel è stato molto chiaro: “La Lega Pro è un inferno e non voglio tornarci”.


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