Ascoli va di corsa, la città europea dello sport saluta il 2025 nel segno dei nuovi impianti inaugurati. Sale l’attesa per il gran finale con l’arrivo della fiamma olimpica

 

L’Arengo si appresta a salutare un 2025 che ha visto la riqualificazione e la realizzazione di tante strutture sportive cittadine. In un capoluogo capace di vantare un feeling estremamente profondo con il mondo dello sport sono state varie le opere portate a compimento e riconsegnate alle tantissime realtà presenti sotto le cento torri per consentire loro di poterne usufruire quotidianamente nelle attività sviluppate. L’ultimo taglio del nastro in ordine temporale, avvenuto a fine novembre, è stato quello legato all’attesa riconsegna della pista di atletica del campo scuola ‘don Mauro Bracciolani’. Un momento al quale ha presenziato anche il ministro dello sport Andrea Abodi. Quello che ha condotto al traguardo è stato un percorso tormentato, dove i tempi per l’ultimazione del tutto si erano allungati a causa di alcune problematiche. Le stesse che erano emerse in corso d’opera per degli errori commessi dalla ditta che inizialmente si era aggiudicata i lavori. Alla fine però l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Fioravanti è riuscita a superare anche gli ostacoli non preventivati, con il contributo messo in campo dall’assessore Nico Stallone, fino ad arrivare alla possibilità di sbloccare il fatidico rifacimento dell’impianto che ora permetterà a tanti campioni ascolani di potersi allenare regolarmente per affrontare le competizioni che li vedranno protagonisti. L’intervento, avvenuto dopo 35 anni e riqualificato con 660mila euro, è stato resto possibile grazie ai fondi ottenuti dal Pnrrr. Con tale somma si è potuti rimettere a nuovo l’intero anello della pista e il rettilineo del pistino indoor. Il nuovo fondo ha ottenuto l’omologazione della Fidal e sarà in grado di offrire standard elevati legati ad elasticità e funzionalità.

Di pari passo è avvenuto l’allestimento del palavolley di via De Dominicis che permetterà di arricchire le strutture presenti all’interno della cittadella dello sport ‘ Carlo Vittori’. Il palazzetto ha visto il completamento del primo lotto finanziato per 990mila euro, sempre grazie ai fondi Pnrr per 990.000 euro, e cofinanziato dal comune di Ascoli con 150mila euro. L’impianto ad elevate prestazioni energetiche è dotato di una copertura curvilinea e una serie di portali in legno lamellare. Negli spazi interni vi è la presenza di un campo da pallavolo omologato per disputare il campionato di serie B. Si aggiunge poi una tribuna che prevede quasi cento posti e uno spazio servizi per il pubblico. Il completamento del blocco bagni e i nuovi spogliatoi avverrà con i 185mila euro messi a disposizione dal comune per il secondo lotto dei lavori. L’anno che ha visto le cento torri vantare il titolo di città europea dello sport è stato allo stesso tempo contraddistinto da mesi in cui la tradizione e la cultura ascolana per lo sport si sono fusi con tematiche importanti come quelle che riguardano salute, benessere e prevenzione.

Il Giro d’Italia, la Tirreno Adriatico, la tappa del circuito regionale Enduro Marche Series, la storica coppa Paolino Teodori, il concorso ippico Città di Ascoli, l’incontro valevole per il titolo italiano professionisti pesi medio-massimi di pugilato, la Salaria Run e la mezza maratona di Ascoli. Senza tralasciare tutto il discorso dell’inclusione che sappiamo bene quanto possa essere capace di fondersi a meraviglia con l’universo dello sport. Sotto questo aspetto è stato di notevole rilevanza il fine settimana dedicato alle Ascolimpiadi e alle Parascolimpiadi con la presenza di 2mila atleti e un centinaio di società sportive scesi in campo a piazza Arringo e piazza del Popolo. Nel cuore pulsante della capoluogo. Dulcis in fundo l’arrivo della fiamma olimpica che illuminerà anche le cento torri il prossimo 4 gennaio in attesa dell’inizio ufficiale delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. È prevista qui la tappa iniziale del percorso nelle Marche che la vedrà poi dirigersi verso San Benedetto del Tronto, Fermo, Civitanova Marche, Macerata e Ancona. Una giornata storica con una staffetta di tedofori che celebrerà lo spirito olimpico attraverso i caratteristici borghi del Piceno e le città marchigiane, culminando con l’accensione di un braciere ad Ancona.


Articolo Precedente

Droga nascosta nel pandoro, un 56enne fermato dai Carabinieri

Articolo Successivo

Scivola in un burrone, salvato dai Vigili del Fuoco