Assemblea Lega Pro nel caos: non ammesso il voto dell'Ascoli

Dopo lo scandalo della telefonata di Lotito al dg dell’Ischia Pino Iodice, fa clamore la situazione che si sta vivendo all’interno della Lega Pro. Oggi a Firenze le 60 società della Serie C unica si sono ritrovate e il clima che si respira non è dei migliori.

ASSEMBLEA ODIERNA- L’assemblea di oggi, dopo l’approvazione all’unanimità della ripartizione degli introiti derivanti dalle cessione dei diritti audiovisivi 2014/2015 si è riscaldata quando, un gruppo contrario alla gestione Macalli (sostenuto da Lotito) ha presentato richiesta di sospensione dell’assemblea. La richiesta è stata respinta con 29 voti contrari e 28 favorevoli. Astenute Foggia e Lumezzane. Incredibile come il voto favorevole del delegato dell’Ascoli non sia stato preso in considerazione per mancanza del requisito di anzianità da parte della società. Da qui in poi l’assemblea è degenerata, a conferma della spaccatura esistente in Lega Pro.

ELETTO CONSIGLIERE- Dopo aver respinto la richiesta di sospensione dunque, l’Assemblea ha eletto il consigliere del direttivo di Lega, con 33 società presenti e 27 che hanno abbandonato i lavori.  Così, con i soli voti della maggioranza-Macalli, è stato eletto Claudio Arpaia, il presidente della Vigor Lamezia. Il dirigente del club calabrese è espressione della cordata che fa capo al presidente di Lega Mario Macalli e al patron della Salernitana Claudio Lotito.

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