Basta ingenuità, ora serve la testa. Chi non se la sente si metta da parte
Ci sarà da lottare fino all’ultimo secondo.
Lo si sapeva già da tempo, i risultati di ieri lo hanno confermato ancora una volta. Il Picchio incappa nel secondo ko consecutivo, resta a 42 punti in classifica e viene scavalcato da Lanciano (che però dovrebbe tornare sotto causa penalizzazione) e Vicenza. Dietro cade solo il Latina contro il Livorno (ora a -3 dai playout), vince e si risolleva anche il Modena (3-0 sul Perugia). Le prossime gare – in trasferta con la Ternana e al Del Duca con la Salernitana – saranno due scontri diretti fondamentali. Ci si giocherà una fetta importante di stagione. Urge invertire la rotta e tornare a muovere la classifica.
PRIMO TEMPO REGALATO – Il match di ieri è stato il classico esempio di gara dai due volti. Brutto e negativo l’approccio alla sfida, col Picchio troppo molle in avvio. Tanti gli errori tecnici commessi, diversi i disimpegni sbagliati in uscita e troppi passaggi elementari errati. Un pizzico di timore reverenziale al cospetto di un Bari reduce da sei risultati utili consecutivi? Chissà. Fatto sta che nella ripresa il Picchio ha cambiato marcia. Tanti – tantissimi – traversoni piazzati nel secondo tempo, 15 i calci d’angolo conquistati al triplice fischio dai bianconeri. Eppure poche reali chance di realizzare il gol dell’1-1, neppure l’assalto finale con i tre attaccanti ha dato i frutti sperati. Per la seconda partita consecutiva, il Picchio ha raccolto meno di quanto fatto vedere in campo. Già contro il Trapani il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, anche ieri l’Ascoli avrebbe meritato qualcosina in più.
BASTA INGENUITA’ – Capitolo arbitraggio. La direzione di gara del signor Davide Ghersini è stata nettamente insufficiente. Manca un solare rigore all’Ascoli per un’evidente trattenuta ai danni di Milanovic, manca quel pizzico di intransigenza nelle tante – troppe – perdite di tempo degli avversari a gara in corso. C’è anche da dire che il Bari può recriminare per un netto fallo di Lanni su Rosina. Il fischietto – che non ha mai avuto in mano la partita – l’ha poi definitivamente persa nel convulso finale. I bianconeri però devono capire che non si può andare avanti così. Terza gara consecutiva in inferiorità numerica, giocare sempre in 10 contro 11 in un momento così importante della stagione significa dare un grosso vantaggio alle avversarie. Se il rosso rimediato da Bianchi in un fallo di gioco contro il Cagliari ci può stare, le due espulsioni di Addae e Petagna sono ingenuità inammissibili.
CHI NON SE LA SENTE SI TIRI INDIETRO – La rosa a disposizione di mister Mangia non è delle più lunghe e perdere altre pedine per banali falli di reazione è un errore che non può essere accettato. Anche a costo di un intervento della società, i giocatori devono capire che da qui in avanti non si possono più commettere sciocchezze simili. Mancano 5 finali e c’è bisogno di tutti. Ora serve testa e determinazione. Chi vuole il bene del Picchio metta da parte presunzione, inutili proteste e ingenuità. Altrimenti si faccia da parte.
capito Petagna?? se non te la senti piu’ di metterci ” la gamba” per la causa bianconera che evidentemente è diventata poca cosa per te, allora ti accomodi in tribuna….
veloce e poi, ieri inammissibile comportamento. danneggiare la propria squadra in quel modo, neanche un bambino lo farebbe. ti pensavo diverso da zaza ma sbagliavo, risultano. credo che rimarrai un mezzo giocatore. peccato.