ASCOLI PICENO – Il presidente Francesco Bellini, intervenuto telefonicamente a Sky Sport 24, ha rilasciato ulteriori dichiarazioni dopo la contestazione di questo pomeriggio sotto la sede di Corso Vittorio Emanuele.

“Non torno indietro, posso accettare la contestazione – esordisce il patron – ma non posso accettare che dei giornalisti di un quotidiano locale parlino e screditino un allenatore in quel modo. Le cose personali non rientrano nell’aspetto sportivo”. Bellini precisa poi la dichiarazione sull’ostacolo ad un’eventuale cessione ad imprenditori ascolani: “Non venderò la società al ribasso, se qualche ascolano la vuole al prezzo stabilito non farò alcuna resistenza. I soci? Ho provato con loro, ma al momento non credo siano interessati ad acquisirla. Oggi non è più il calcio di Rozzi: le regole della Lega e la proprietà dei giocatori sono molto più complesse. Mi sono trovato davanti a tante difficoltà, ad un certo punto di questa stagione eravamo a metà classifica, poi gli arbitri e gli infortuni non hanno aiutato. Infine questa vicenda che è stata troppo pesante. Deluso? Si, per aver speso quattro anni della mia vita nell’intento di portare qualcosa di nuovo, ma ora ti ritrovi con una situazione peggiore. Qualcosa di buono, però, credo che lo abbiamo fatto: Orsolini e Favilli saranno giocatori che indosseranno la maglia della Nazionale. Un errore l’addio di Cacia? Ha creato dei problemi a staff ed altre persone; doveva partire già la passata stagione”. Su un possibile ripensamento chiosa: “Non credo, ho tante cose da fare nella mia vita. Non posso passare il mio tempo ad occuparmi di queste vicende extracalcistiche. La gente non ha capito la situazione in un momento in cui dobbiamo risollevarci e quindi non ci supporta: cosa devo fare?”.