Assemblea Anci Giovani a Palermo, presente anche una delegazione ascolana
Calcioscommesse, la Procura di Cremona chiude le indagini
SCOMMESSOPOLI- Sono durate oltre tre anni e mezzo, le indagini da parte della Procura di Cremona relativi alla vicenda denominata “Scommessopoli”. Una lunga indagine che ha scosso gli ambienti calcistici di tutte le serie professionistiche. L’Ascoli purtroppo è rimasta coinvolta a causa dei suoi tesserati Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommesse, condannati dalla giustizia sportiva rispettivamente ad un anno e 6 mesi di squalifica (patteggiati) e 5 anni più preclusione. Non solo loro, ma anche il centrocampista Alex Pederzoli, che ha patteggiato ad un anno e 4 mesi e Alessandro Sbaffo, condannato a fatti risalenti all’anno precedente, (16 mesi patteggiati)quando indossava la maglia del Piacenza. A rimetterci però è stata tutta la città, la tifoseria e la storia del club, con punti di penalità attribuiti per responsabilità oggettiva, che si andavano ad accumularsi a quelli per le tante, troppe inadempienze amministrative e contributive dell’ultima era Benigni.
CHIUSURA DELLE INDAGINI- Dunque nella giornata di oggi la Procura lombarda ha inviato l’avviso di chiusura delle indagini a 130 persone tra calciatori, ex calciatori, dirigenti e allenatori, coinvolti nell’inchiesta. Il procuratore di Cremona Roberto Di Martino, ha dato tempo 50 giorni alle difese per presentare le memorie e chiedere di essere ascoltati ancora una volta in Tribunale, prima di far scattare le richieste di rinvio a giudizio. Per molti di loro l’accusa è di associazione a delinquere, mentre è curiosa la vicenda del trainer della nazionale Antonio Conte. Infatti secondo il procuratore federale Palazzi, il mister ai tempi in cui allenava il Siena non poteva non sapere quanto succedeva all’interno dello spogliatoio della sua squadra, con i giocatori che si accordavano su determinati risultati. Conte fu squalificato per dieci mesi, poi ridotti in appello a quattro. La giustizia ordinaria, invece, ha deciso di accusare Conte per frode sportiva. Caduta quindi, l’ipotesi di reato di associazione per delinquere.
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