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Carcere e radiazione dal calcio per chi trucca le partite: basta giocare sulla passione dei tifosi!
Nulla è valso il lavoro effettuato dalla Procura di Cremona 4 anni fa, quando a tremare furono 26 società di Serie A, Serie B, Lega Pro e Dilettanti. Il calcioscommesse si abbatte nuovamente sul calcio italiano. Questa mattina, infatti, sono stati fermati, a seguito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro, decine di tesserati: giocatori, dirigenti, presidenti, allenatori, procuratori, addetti ai lavori e amici dei calciatori.
Dopo lo scandalo del 2011, dove finirono sotto processo diversi personaggi famosi, si pensava che fosse stata fatta una parziale pulizia. E invece per l’ennesima volta ci troviamo difronte ad una dura realtà. Tante partite truccate da potenti organizzazioni criminali, che di fatto sanciscono il risultato prima che la gara prenda inizio.
Un fenomeno increscioso, quello delle scommesse, che continuerà a ripetersi nel corso degli anni fino a quando non si deciderà di combatterlo con intransigenza. Esempio emblematico è stato l’ex difensore dell’Ascoli Vittorio Micolucci, squalificato per 18 mesi e subito tornato a calcare i campi da calcio.
Un fenomeno, quello delle scommesse, che non si può pretendere di contrastare squalificando un giocatore, o chi esso sia, per uno, due o tre anni. Occorrono pene dure contro chi scommette e provoca illeciti sportivi. Carcere, forte ammenda e radiazione dal calcio. Basta speculare sulla passione di tanti tifosi, che ogni settimana si sobbarcano migliaia di chilometri per assistere alla partita della loro squadra del cuore.
Caro Bellini benvenuto sua terra! ! Attenzione a chi capisce e guarda il calcio con passione e non con le tasche.