"Caro sindaco, basta prendere in giro la città. Serve sincerità e chiarezza"
Riceviamo e pubblichiamo una nota giunta in redazione e firmata Francesco Ameli.
“Era marzo 2015 quando insieme con il gruppo consiliare del PD chiedemmo chiarezza sulla rigenerazione dello stadio Del Duca. Tutto come al solito cadde nel silenzio, ma si sa il tempo è galantuomo e a volte tiranno. Così oggi la città si ritrova in balia dell’approssimazione amministrativa di un sindaco, troppo innamorato dell’apparenza e poco della sostanza. Non è mia intenzione sindacare su scelte amministrative di mutui di milioni di euro in momenti di crisi congiunturale come questa, dato che sicuramente in città ci sono altre priorità.
Ma di certo il Sindaco ha strumentalizzato con promesse da prima repubblica un argomento importantissimo per le migliaia di tifosi dell’Ascoli Picchio.
Rozzi realizzò uno stadio da serie A in 100 giorni. Quello che è ancora il tempio del calcio ascolano. Perché non essere onesti con i tifosi promettendo cose irrealizzabili? Ha veramente a cuore l’Ascoli? O preferisce strumentalizzare la passione degli ascolani per i colori bianconeri. Lo stadio è il luogo della memoria calcistica della città ovvero uno spazio pieno di significati e ricordi per molti di noi, ascolani, e non l’occasione per facili speculazioni.
Piuttosto, prima ancora che sulle dichiarazioni imbarazzanti sulla Tribuna Est l’amministrazione dovrebbe dare lumi circa le criticità sulle curve riscontrate ai tempi del collaudo dell’era Celani. Criticità ed agibilità oggetto di dibattito cittadino nei mesi scorsi… ora magicamente “sparite”? Purtroppo dell’idoneità non se ne parla più! Cosa succederà ai tifosi bianconeri quando all’improvviso sarà magari chiusa la Curva Sud perché non si è provveduto in tempo?
Ciò che colpevolmente manca ancora una volta, è la chiarezza. Chiarezza su tempi, finanziamenti e progetti.
Dopo le roboanti promesse, le molte rassicurazioni e le faraoniche progettualità, il Del Duca è ancora privo di una definitiva identità e tante, troppe parole. Non è più il tempo delle promesse continue, senza realizzare praticamente nulla.
Vi è poi il “problema” del Monticelli: se come tutti speriamo andrà in serie D, a causa dell’inadeguatezza delle strutture la squadra del popoloso quartiere cittadino non potrà che giocare al Del Duca, ed allora, chi gestirà lo stadio?
Ancora una volta purtroppo, si naviga a vista e a distanza di qualche mese dall’inizio dei campionati, ci ritroviamo in balia di un marinaio che segue il vento delle chiacchiere. Non chiediamo molto se non la sincerità. Cosi da poter affrontare se necessario anche una valutazione di una nuova location per una nuova struttura”.
Francesco Ameli
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