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Così l’assessore regionale Guido Castelli insieme al direttore dell’Usr Stefano Babini questa mattina a Villa Chiarini di Castel di Lama ha partecipato a “Push o Ver”, progetto di ricerca delle moderne tecniche di miglioramento sismico svolto con la realizzazione di una simulazione di un sisma su un edificio in muratura.
“La prova di oggi – ha sottolineato Babini – vuole sperimentare metodi di calcolo e tecnologie costruttive che corrispondano alle previsioni teoriche. Poniamo grande attenzione alla ricostruzione che realizziamo nei paesi colpiti dal sisma, ma soprattutto grande interesse alla prevenzione antisismica a vantaggio della sicurezza dei cittadini”.
In sintesi il progetto odierno ha visto un test sul campo, il primo ad essere realizzato in Italia, grazie alla disponibile di un edificio in muratura di due piani da demolire e ricostruire. L’edificio aveva subito danni nel corso della sequenza sismica iniziata ad agosto 2016 e l’idea del progetto è nata con diversi partner: Università di Camerino, ENEA, Fibre Net, CMP di Osimo e l’Impresa edile Gaspari Gabriele di Ascoli Piceno.
Il nome scelto per il progetto “Push o Ver” – con una licenza poetica anglo-napoletana – vuol dire “spingi davvero”, nasce anche dalla collaborazione delle società Doing Ingegneria, Eas Ingegneria e Di Emidio Progetti, impegnate da tempo nelle ricostruzioni a seguito di eventi sismici. Attraverso le loro dotazioni di laboratorio si è esercitata la forza di spinta sull’edificio, monitorando la risposta nelle diverse fasi della prova e interpretando le misure raccolte. Il progetto ha avuto il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Ascoli Piceno e del Comune di Castel di Lama e la Regione Marche è stata coinvolta attraverso enti e istituzioni partecipanti al progetto.
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