Castelluccio, protesta dei coltivatori per difficoltà a raggiungere i campi da seminare
[xyz-ihs snippet=”Banner-monetizzato-post”][xyz-ihs snippet=”Banner-monetizzato-mobile-alto”]
Dovevano iniziare sabato scorso le operazioni di semina a Castelluccio. Ma così non è stato. Ancora tante le problematiche per raggiungere i campi.
Ieri mattina i trattori dei coltivatori che hanno dovuto lasciare Castelluccio dopo i terremoti del 24 agosto e 30 ottobre sono arrivati davanti alle mura di Norcia per protestare. Si rischia di far saltare la semina per la viabilità ancora compromessa a quasi sette mesi dalle prime scosse. “I produttori sono costretti ad un vero percorso di guerra con 90 km all’andata e altrettanti al ritorno per raggiungere l’altipiano” afferma in una nota la Coldiretti. Infatti le soluzioni proposte sono di fatto insostenibili e costringono ad un tragitto di almeno 4 ore per raggiungere i campi da seminare con trattori, aratri, rulli, seminatrici e le sementi necessarie per garantire la tradizionale fioritura sull’altipiano. Al vaglio ci sono varie possibilità, tra cui la possibilità di passare (con autorizzazione dell’Anas) per la galleria di Forca Canapine, mentre il Comune aveva annunciato nei giorni scorsi l’installazione ben presto di ‘tunnel’ per ospitare trattori e sementi e la possibilità per gli agricoltori di pernottare in quota. Questo però non è bastato. Così i coltivatori hanno manifestato al grido. “Ridateci Castelluccio”. Tra i partecipanti al corteo anche l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini che ha commentato: “Verso Castelluccio la protesta pacifica per una viabilità sicura e rapida. La Regione al fianco degli agricoltori perché per si possa seminare la lenticchia e restituire la Fiorita al mondo.”
[xyz-ihs snippet=”Banner-Mobile-Medio”][xyz-ihs snippet=”Native”]
Lascia un commento