Ciip, la presidenza di Perosa traballa dopo l’uscita di Spazzafumo. La questione sambenedettese rimette in discussione il patto tra partiti

 

La stagione delle larghe intese pare giunta al termine e la questione politica sambenedettese sembrerebbe proprio destinata a produrre una serie di conseguenze a catena che a breve finiranno per ripercuotersi anche su altri fronti. In primis quello della presidenza Ciip, dove Marco Perosa era stato eletto a fine giugno all’unanimità. Un consenso soltanto apparente, quello che lo stimato professionista aveva riscosso nelle settimane precedenti rispetto alla fatidica assemblea dei soci nella quale poi si è provveduto a perfezionare alla sua nomina. Ora, dopo la caduta di Antonio Spazzafumo e la poltrona di sindaco rimasta vacante, il famoso patto sviluppato sull’asse San Benedetto-Porto San Giorgio tra lui e il sindaco Valerio Vesprini, presidente dell’Ato 5 Marche Sud, rischia seriamente di saltare. Quella sviluppata era stata una larga intesa alla quale, in sede di strategie politiche, avevano preso parte in maniera totalmente trasversale anche una frangia del Pd, i centristi e anche un’ulteriore fetta residuale del centrodestra. La netta presa di posizione imposta fin dal principio da Spazzafumo al suo consiglio per forzare la mano verso lo scopo condiviso con le altre forze politiche esterne, era stata mal digerita soprattutto dalla sua ormai ex maggioranza e oggi che lo stesso non riveste più i panni di sindaco le prossime dinamiche politiche che si svilupperanno in Riviera potrebbero innanzitutto portare a rimettere in discussione il ruolo di Perosa alla guida della Ciip. Anche se effettivamente dalla sua nomina sono trascorsi quasi cinque mesi. Tutto potrebbe crollare a seguito dell’ampia sfiducia messa in atto da 15 su 25 consiglieri comunali sambenedettesi dopo l’ingresso in giunta di Forza Italia e l’uscita dei due rappresentanti di Italia Viva poi seguita anche dalla scelta della lista Centro Civico Popolare di lasciare la maggioranza.

La posizione di Perosa era stata consolidata nell’accordo dei 59 comuni soci della Ciip, grazie ad un consenso capace di superare ampiamente il 50% dei sindaci a sostegno della sua candidatura per la presidenza. «Abbiamo ritenuto fondamentale lavorare su una proposta comune – dichiarò Spazzafumo esprimendo soddisfazione per la riuscita del piano condiviso –, fuori dalle appartenenze politiche, che potesse garantire alla Ciip un governo solido, competente e orientato al bene del territorio. La scelta di Marco Perosa rappresenta la volontà di dare alla Ciip una guida efficace, in grado di rafforzare il ruolo dell’azienda come patrimonio di tutti». Il bivio che in questa fase è pronto a palesarsi vedrà probabilmente Perosa di fronte a due strade percorribili. Cercare consenso e aprire un dialogo verso il centrodestra ascolano per mettere in salvo la sua presidenza o provare a fare quadrato con le attuali forze politiche che lo sostengono, oggi chiaramente più deboli dopo l’uscita di scena di Spazzafumo. Nel secondo caso andando incontro alla concreta ipotesi di essere rimpiazzato. L’evoluzione dei possibili scenari ci dirà cosa accadrà.


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