“Mentre il disagio del personale sanitario ha raggiunto ormai livelli insostenibili, sia per la gravissima carenza di professionisti, sia per la costante violazione di diritti patrimoniali e non patrimoniali sanciti dal contratto nazionale di lavoro, emerge la dura protesta anche del personale tecnico/amministrativo dell’Azienda Sanitaria di Ascoli che si è visto, senza la conclusione della procedura del confronto sindacale così come disciplinato dall’art. 6, c.2 del citato CCNL modificare profili orari, addirittura con effetto retroattivo, con conseguenti illegittimi addebiti a causa del disallineamento tra il sistema informatico e le disposizioni impartite per non dire che dette disposizioni, generiche e generalizzate, hanno prodotto macroscopiche disfunzioni organizzative e soprattutto grave nocumento all’utenza. Per le ragioni sopra esposte la CISL, sicuramente insieme ad altre rappresentanze sindacali, intraprenderà tutte le iniziative affinché la Direzione, anche previo diretto confronto con gli operatori, possa rettificare le disposizioni impartite ripristinando la legittimità e soprattutto l’efficienza della principale azienda pubblica del territorio che dovrebbe garantire al meglio la fruizione del fondamentale diritto alla salute”. Lo dice la Cisl