Cittadella-Ascoli 0-1, le pagelle: sorpresa Felicioli, Cacia fondamentale

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L’Ascoli torna a fare festa. Espugnato il ‘Tombolato’ di Cittadella, decide il match il solito Daniele Cacia (guarda qui). Il Picchio sale così a 10 punti in classifica, ecco le pagelle dei bianconeri.

LANNI 6.5: In un primo tempo tutt’altro che entusiasmante, è super a deviare in tuffo il tentativo ravvicinato di Kouame. Non facile visto che fino al 32′ era praticamente stato spettatore non pagante. Non è sempre sicurissimo nelle uscite, quando preferisce allontanare in tuffo piuttosto che rischiare la presa. Ma la parata nel primo tempo vale come un gol. Felino.

ALMICI 6: Non è ancora sui livelli della prima parte di stagione dello scorso anno, ma il pendolino in prestito dell’Atalanta sta uscendo alla distanza. Puntuale in fase difensiva, propositivo (per dirla alla Petrone) in quella offensiva. In crescita.

AUGUSTYN 5: Il peggiore del Picchio. Sembra assurdo, visto che per l’Ascoli è arrivata la prima vittoria in trasferta senza – tra l’altro – subire gol. Ma quando perdi tre (3) palloni in difesa perché provi a dribblare l’attaccante avversario e aggiungi uno svarione clamoroso allora il tuo voto non può essere assolutamente sufficiente. Quest’oggi Strizzolo & co. non sono stati precisi, ma non sempre potrà andare così bene. Poi si rischia la frittata. Superficiale.

MENGONI 6.5: Se un centrale sbaglia, l’altro non fallisce. Soffre un po’ il duo Litteri-Kouame, ma anche per gli attaccanti avversari non è facile superare il roccioso bianconero. Stavolta è lui a dirigere la retroguardia del Picchio in una giornata poco felice per il compagno di reparto. Sicuro.

FELICIOLI 6.5: La nota più piacevole nella gioia del Tombolato arriva da Gian Filippo Felicioli. 19 anni compiuti da meno di un mese, il terzino scuola Milan non ha fatto rimpiangere l’infortunato Mignanelli. Forse un po’ troppo timido in fase di spinta, ma è attentissimo e puntuale in difesa. Mister Aglietti sorride: non sarà necessario forzare il recupero di Mignanelli. Sorpresa.

BIANCHI 6.5: Non ci stancheremo mai di dirlo: è lui il leader del centrocampo. Gioca a tutto campo: pressing quando c’è da stare col fiato sul collo degli avversari, capacità e lucidità di impostare la manovra quando bisogna attaccare. Guadagna un’enormità di falli, fondamentale nello scacchiere bianconero. Imprescindibile.

CARPANI 6.5: Solita gara tutta corsa e sacrificio per il classe ’93 ascolano. Lo trovi a destra e a sinistra, quest’oggi si vede di più in fase di contenimento che in quella offensiva. Ma il suo gioco ‘sporco’ e la grinta messa in campo sono importantissime per l’Ascoli. Gladiatore.

GATTO 6: Tanto movimento, ma stavolta poca concretezza. Sia lui sia Orsolini non disputano la loro partita migliore, merito anche del Cittadella che tiene a bada le frecce bianconere. Nel primo tempo prova a scardinare la retroguardia granata sull’out di destra, nella ripresa viene schierato al fianco di Cacia quando si è ancora sullo 0-0. Non è però letale per gli avversari. Vaporoso. dall’87’ JAADI S.V. 

CASSATA 6.5: Rientra dopo la squalifica e si vede. Il classe ’97 ha il futuro dalla sua parte: tecnica sopraffina e capacità di corsa, suo l’assist a Cacia che vale la vittoria. Se fosse meno innamorato del pallone e si decidesse a scaricarla un attimo prima di essere accerchiato dagli avversari sarebbe già un campione. Ma a 19 anni si può perdonare. Talento.

ORSOLINI 5.5: Dal gol della scorsa settimana alla scialba prestazione odierna. E’ una delle pochissime gare non positive dell’ex Primavera da quando mister Mangia lo buttò in campo con i più grandi. Nella prima mezz’ora si gioca pochissimo sulla sua corsia, neppure il tentativo di invertire la fascia con Gatto dà i frutti sperati. Ma va bene così, una partita non eccellente per un ragazzo che è sempre tra i migliori della squadra ci può stare. Si rifarà con la Salernitana. Isolato. dal 56′ GIORGI 6: Il recupero a pieno (si spera) regime di Gigi Giorgi sarà importantissimo per il proseguo del torneo. Non sarà ancora al top della condizione, ma la qualità del centrocampista ascolano si è vista nella mezz’ora abbondante in cui è stato gettato nella mischia. Con la sua imbucata per Cassata ha dato il via al contropiede che è valso la vittoria. Ritrovato.

CACIA 7: L’Ascoli è Cacia dipendente. C’è poco da girarci intorno, anche se può sembrare brutto da dire. Perché un gol così solo uno come Cacia può farlo. Stop elegante a puntare l’avversario, palla spostata di poco a destra e tiro a giro a insaccarsi nell’angolino basso. Senza contare la parte alta della traversa colpita nell’unico mezzo tentativo avuto nel primo tempo. Due occasioni, un gol e un legno. 122 reti in B. Non servono più parole, la salvezza passa da lui. Fondamentale. dal 76′ PEREZ 6: Entra nel finale e fa quello che deve. E cioè tenere palla, conquistare falli e far scorrere il tempo. Non avrà il fiuto del gol di un bomber come Cacia, ma il gioco sporco sa farlo eccome. Rude.

AGLIETTI 7: Il gioco non sarà stato spumeggiante come in altre occasioni, ma quello che conta quest’oggi sono i tre punti. Troppo importanti vista la classifica deficitaria del Picchio. Se l’Ascoli continua a dare l’impressione di non meritare l’attuale posizione è gran parte merito dell’allenatore. Capace di dare una propria impronta alla squadra, capace di cambiare in corsa lo schieramento tattico. In panchina c’è un tecnico che sa il fatto suo. Direttore d’orchestra.

Foto: pagina Facebook Ascoli Picchio Fc 1898 Spa

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