Comitato Scuole Sicure, un consigliere comunale solleva la polemica

Dopo aver denunciato le inottemperanze dell’amministrazione comunale riguardo il tema delle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, il Comitato Scuole Sicure è sotto attacco. 

A sollevare le polemiche è stato un post di Luca Cappelli, consigliere comunale di Forza Italia (stesso partito del sindaco Castelli, colui che è il principale responsabile di questa inadempienza): “Dietro il comitato scuole sicure c’è un partito politicoSmascherata la grillina Luzi che si è messa a capo del Comitato scuole sicure dichiarando in ogni sua affermazione di aver creato un Comitato al di fuori dei partiti ed invece eccola qui, che, con un commento dichiara ufficialmente di essere un’esponente del M5stelle e se la prende con i suoi colleghi grillini perché con le loro dichiarazioni potrebbero intralciare il suo progetto politico sulle spalle di genitori e bambini che vivono con molta preoccupazione gli eventi sismici. Già i dubbi c’erano visto che era candidata Sindaco del Movimento cinque stelle a Monsampolo, ora abbiamo la certezza”.

A replicare subito è la diretta interessata, Iride Luzi: “Nella prima conferenza del Comitato raccontai a tutti il mio ruolo politico: consigliere di minoranza M5s a Monsampolo del Tronto. Non ho mai taciuto nulla e mai mi sono nascosta dietro un dito. Non credo debba essere una vergogna appartenere a un partito e occuparsi di politica. Come non credo che il ruolo genitoriale e di attivismo popolare possa andare in contrasto con una carica istituzionale.  Parliamo di scuole sicure, parliamo di inottemperanza a dettami di Ordinanze della presidenza del consiglio dei ministri, parliamo e desideriamo una scuola italiana non più da terzo mondo e che succede? L’argomento principale sul quale muoversi e iniziare un dibattito/scontro costruttivo volto alla realizzazione di una possibile nuova scuola, dicevo, l’argomento principale sono io e il mio ruolo in un paesino fantastico quale quello di Monsampolo Del Tronto abitato da 4.000 anime? Io nel mio privato scelgo come mettere in sicurezza i miei figli, sono io a decidere come prendermi cura di loro, sono io ad avere la loro responsabilità, non c’è un OPCM che me lo impone, invece io genitore, a scuola, in quella scuola, ce lo devo mandare per forza, altrimenti arrivano i carabinieri. La scuola è scuola dell’obbligo e tu mio figlio lo tieni e lo accogli in sicurezza. Non è difficile da capire. Soprattutto se si è uomini o donne di legge, basta avere buon senso. Se le scuole sono istituti di rilevanza strategica, un motivo ci sarà, e se i proprietari degli immobili a questo uso, come i datori di lavoro, devono occuparsi della sicurezza degli stessi e di chi li abita secondo normative chiare e stentoree, sono convinta che l’ipocrisia sia altrove”.

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