Confindustria Ascoli a Gentiloni: “Misure forti per rilanciare il Piceno”

Solo l’introduzione di misure straordinarie e di forte impatto, adeguate alla gravità della situazione, potrà contribuire a rilanciare l’economia del Piceno ed in particolare quella dell’entroterra colpito dal sisma. Confindustria e l’Ordine dei commercialisti e degli Esperti contabili di Ascoli Piceno hanno indirizzato una lettera-appello al premier Gentiloni, al commissario Vasco Errani e ai parlamentari eletti nelle Marche. Un Sos a Governo e Parlamento, con emendamenti e relazioni tecniche allegate, e focus sul Piceno, da Arquata a San Benedetto del Tronto, lanciato in un momento delicatissimo dell’iter parlamentare di conversione del decreto legge n. 8 del 9 febbraio 2017.

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I primi emendamenti approvati in Commissione prevedono il riconoscimento dei danni indiretti per le imprese che hanno subito il 40% di perdita del fatturato solo per l’area del cratere ad esclusione di quelle appartenenti al settore industriale e a quello agricolo, introduzione di un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi nei Comuni colpiti dal sisma a rischio di ammissibilità europea e nessuna traccia della zona franca urbana. “L’introduzione di una misura di ristoro dei danni economici subiti dalle imprese del cratere – dice il presidente di Confindustria Ascoli Simone Mariani – è positiva, ma è assurdo e discriminatorio escludere dai benefici il settore industriale e quello agricolo e le imprese non danneggiate materialmente dal sisma ubicate fuori dal cratere, ma indirettamente colpite in termini di perdita di reddito”.


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