Ospedale unico: le intenzioni delle varie forze politiche

Si è svolto ieri pomeriggio in seduta straordinaria aperta un consiglio comunale sul tema “Problematiche connesse alla situazione sanitaria Area Vasta 5 con particolare attenzione alle proposte di istituzione di un unico plesso ospedaliero tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto”. Tanta la partecipazione della politica locale e regionale, ma anche della cittadinanza.

Ceriscioli (Presidente Regione Marche, PD): “Voglio raccogliere tutte le indicazioni necessarie per intraprende un percorso condiviso contando sulla vostra serietà in un tema molto delicato come quello della sanità. La Regione agisce nei confronti del territorio senza guardare il colore politico ma rispettando la comunità. Quello che preoccupa a molti è il cambiamento nel momento in cui lo fai. Costruire un ospedale unico Ascoli-San Benedetto significa dare un assetto organizzato efficace e duraturo. Bisogna, tramite una strategia comune, individuare il sito e gli investimenti necessari per realizzare questa struttura. Dobbiamo assolutamente rispettare la riforma, la quale ci permetterebbe maggiori assunzioni e non perdere risorse. Riguardo le liste d’attesa il primo scoglio della giunta regionale è stata la misurazione di esse. A tal proposito bisogna valutare l’urgenza della visita. Un altro discorso che stiamo portando avanti è quello della domiciliarità: stiamo concorrendo a fonti europei in modo da dare ai cittadini risposte più importanti al servizio di domiciliarità”. 

Dottor Damiani: “Spero che su questo tema così delicato non ci siano campanilismi tra le varie forze politiche. Dobbiamo cercare di ottimizzare le risorse che abbiamo con la speranza che la Regione non penalizzi il nostro territorio. Sulle liste d’attesa le piante organiche ospedaliere vanno adeguate. Inoltre vanno condivisi i percorsi di cura con i colleghi della medicina generale. Vorrei rivolgere un appello ai nostri politici: bisogna fare corpo unico e confrontarsi con chi vive ogni giorno la realtà ospedaliera”.

Agostini (Parlamentare, PD): “Negli ultimi anni la classe politica si è occupata del modello e poco dell’organizzazione dei servizi. Siamo qui per ragionare della possibilità di costruire un nuovo ospedale unico più avanzato ed efficace. La politica deve prendersi la responsabilità di decidere trovando le risorse”. 

Celani (Consigliere regionale, FI):Mi appassiona l’idea di costruire un ospedale unico ma il dibattito è cosa metterci dentro. Purtroppo non sono molto convinto che ci siano i fondi necessari, spero di essere smentito”. 

Giorgini (Consigliere regionale, M5S): “Come il presidente Ceriscioli sa, noi non condividiamo il percorso che sta portando avanti. Un ospedale unico taglia, riduce e risparmia sulle prestazioni. Non c’è stato nessuno studio di fattibilità, non sappiamo cosa sia l’ospedale unico e quando si farà. Nel frattempo gli ospedali del Piceno stanno soffrendo”.

Urbinati (Consigliere regionale, PD): “Il lavoro di Ceriscioli e della giunta regionale fino ad ora è stato eccezionale, la politica ha fatto quello che doveva fare. Il cambiamento è la cosa che più spaventa, ma ora più che mai i tempi sono maturi. Nella sanità la politica indirizza, non gestisce. Fare un ospedale unico significa riorganizzare la sanità del territorio”. 

Manni (Consigliere comunale, M5S): “Come hanno detto altri consiglieri nessuno sa quale sia il progetto dell’ospedale unico. Non è stato fatto nessuno studio e alcuna concertazione con le associazioni. Noi non verremmo che arrivi un privato e presenti la concezione ventennale per i servizi. Purtroppo oggi chi può permetterlo si rivolge a strutture private, chi non può va in chiesa e prega che in attesa di effettuare la visita non accada nulla”. 

Ameli (Consigliere comunale, PD): “Finalmente abbiamo un obiettivo a cui guardare tutti insieme che è quello dell’ospedale unico. Bisogna stare attenti alle situazioni periferiche dal punto di vista sociale e umano, ben venga quindi un’attenzione maggiore alle persone più deboli. Faccio un grande in bocca al lupo alla classe politica che si prepara a fare delle scelte molto importanti”. 

Tamburri (Consigliere comunale, M5S): “Purtroppo c’è la tendenza, soprattutto nella sanità, di affidare tutto al privato. Il presidente Ceriscioli è stato finanziato in campagna elettorale da aziende sanitarie private, una cosa che riteniamo profondamente sbagliata. Invito i cittadini a essere più svegli e partecipi”. 

Castelli (Sindaco Ascoli Piceno, FI): “Se i soldi sono pochi è necessario partire da un atteggiamento conservativo della situazione. L’unica soluzione di un ospedale unico a mio avviso è quella di riqualificare l’ospedale Mazzoni con la necessità di garantire un presidio per le emergenze che possa governare la situazione sambenedettese. Un’altra ipotesi è quella di attivare capitali privati mediante contratti di disponibilità o concezione pubblica, come successo ad Orbetella. Un posto letto costa mediamente 300.000 euro,  per un ospedale con 500 posti ci vogliono circa 150 milioni. Questa situazione va valutata in termini di fattibilità”.