Coronavirus, nelle Marche 1779 casi di contagio sul luogo di lavoro

Sono 43.399 i contagi da Coronavirus di origine professionale denunciati all’Inail tra la fine di febbraio e il 15 maggio 2020: circa seimila in più rispetto ai 37.352 della rilevazione del 4 maggio. I morti sono stati 171: 42 in più rispetto al monitoraggio precedente. Circa la metà riguarda il personale sanitario e socio-assistenziale (i tecnici della salute e i medici i più colpiti). L’età media di chi ha contratto il virus è di 47 anni che sale a 59 anni (58 per le donne e 59 per gli uomini) per i casi mortali.

Nelle Marche  la percentuale è del 3,0% ovvero 1.779 casi, mentre i decessi sono il 4,1% del totale (ovvero 5.1 casi su 171).

“È  importante e urgente attivare una sorta di monitoraggio, una banca dati, delle aziende che hanno concepito, attivato e concordato i protocolli aziendali di gestione.In caso contrario bisognerà vedere che cosa fare, mentre per il settore artigiano urge attivare i comitati provinciali attraverso l’Opta e previsti dalla specifica intesa regionale. Solo così possiamo garantire le misure e la sicurezza sul lavoro. Ovvero dove ognuno, per il suo ruolo e le sue competenze, sia soggetto attivo nel garantire e applicare le ricordate norme. In questo contesto basilare è il ruolo di controllo dell’ASUR Marche e Ispettorato del Lavoro anche se occorre rilevare la modesta entità di queste forze in campo fortemente falcidiate in questi ultimi anni sia in uomini, sia in mezzi (in 10 anni si sono ridotti della metà oggi sono 2.200 i dipendenti Asur, 200 ispettori tutti questi ultimi dedicati ai cantieri edili” dicono i sindacati.

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