Delegazione dell’Anci ricevuta a Palazzo Madama per parlare del sisma

ROMA – Dopo l’impegno del Ministro De Micheli, l’Anci ha incassato anche il monito con il quale la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati si è rivolta alle forze politiche ricordando che “il grido d’allarme delle popolazioni colpite dal terremoto va ascoltato e recepito con urgenza da parte delle istituzioni e della politica. L’Italia non può essere campione nell’emergenza e tartaruga nella ricostruzione. Ne va della vita delle persone e della stessa credibilità del nostro Paese”.

Soddisfatto Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche e coordinatore nazionale dei Presidenti delle Anci Nazionali che ha guidato la delegazione delle 4 Anci colpite dal sisma del Centro Italia ricevute a Palazzo Madama.

“L’appello della seconda carica dello Stato non deve cadere inascoltato e l’auspicio è che si proceda quanto prima a recepire le richieste che Anci ha posto anche al Ministro De Micheli ad Ascoli  lo scorso 28 gennaio e all’On. Crimi nel corso dell’Assemblea di Roma del 16 gennaio.

“L’Anci non intende allentare la presa e, come coordinatore nazionale, sono orgoglioso del lavoro che anche i colleghi delle altri Anci terremotate stanno facendo”.

“Attendiamo una legge organica che possa essere utile anche per la futura gestione di calamità simili – ha detto Mangialardi – e l’approvazione del documento di sintesi già prodotto dalle 4 Anci regionali e dai suoi tecnici e che è stato assunto nell’assemblea a Roma con i punti individuati dai sindaci per far ripartire la ricostruzione pubblica e privata”.

“Grazie all’azione dell’Anci – ricorda – abbiamo ottenuto una legge dedicata e, attraverso il confronto col governo, contiamo che i punti sintetizzati nel documento approvato in assemblea e che il presidente Decaro ha portato nell’audizione al governo, possano essere inseriti nel Decreto Milleproroghe. In particolare abbiamo preparato l’emendamento che riguarda il personale che non è più rinviabile”.

“E’ pienamente condivisibile l’indignazione della presidente Casellati che ha definito incomprensibile che dei 22 miliardi di euro stanziati per Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, dal 2016 ad oggi sia stato possibile utilizzare appena 49 milioni a causa di procedure lunghe e burocratiche –ha ricordato Mangialardi che auspica pronte risposte dal Parlamento e dal Governo.

“Diversamente – ha concluso Mangialardi – sappiamo di poter contare sull’appoggio di 8.000 sindaci italiani già pronti ad essere mobilitati dal nostro Presidente Decaro”.


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