Derby , la Questura traccia il bilancio dei due giorni. Sequestrati coltelli, tirapugni e bastoni
Derby , la Questura traccia il bilancio dei due giorni. Sequestrati coltelli, tirapugni e bastoni
Gli incontri di calcio Ascoli Sambenedettese del 26 ottobre e Sambenedettese Ascoli del 29 ottobre sono stati particolarmente impegnativi per la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica.
La Questura di Ascoli spiega che ” Si è trattato di eventi eccezionali sotto tale profilo, degni di manifestazioni che si vedono raramente e di solito nelle grandi città della nazione.
Derby pieni di aspettative che non si giocavano da quasi quarant’anni. Notevoli sono stati gli sforzi della Questura innanzitutto per la gestione dell’ordine pubblico che hanno visto la necessità di richiedere reparti di rinforzo da diverse parti di Italia tra Reparti Mobili, Reggimenti dei Carabinieri, Baschi verdi della Guardia di Finanza, cinofili, elicotteri e droni, oltre ad un numero approssimativo di 600 unità per i due eventi sportivi Si è trattato in effetti di eventi che esulano dalla ordinaria gestione dell’ordine pubblico anche perché Derby di complicata gestione sotto ogni aspetto in quanto interni alla provincia tra due tifoserie di primo livello nel panorama nazionale e tra le quali vi è una rivalità anche troppo accesa”
“Accanto alla laboriosa e articolata organizzazione del servizio vero e proprio di ordine pubblico, che ha visto impegnati per ciascuna partita quasi quattrocento appartenenti alle Forze dell’ordine e di polizia, grande impegno è stato profuso nell’attività di carattere preventivo allo scopo di evitare scontri tra le opposte fazioni anche al di fuori dello stadio e anche in momenti diversi da quello proprio dell’incontro. Sono stati posti in essere dispositivi nei giorni precedenti con servizi mirati delle forze dell’ordine con l’ausilio dei reparti mobili, considerato anche che sui social le opposte tifoserie si erano ripromesse di incontrarsi al puro scopo di scontrarsi anche in territorio neutro. Nel corso di tale attività si è proceduto al sequestro di materiale pericoloso ed, in particolare, oggetti contundenti, tirapugni, coltelli, bastoni e anche una pistola a salve. Le tifoserie avevano predisposto vere e proprie armi di fabbricazione artigianale da utilizzare in caso di scontri con gli avversari. Importante attività è stata poi condotta dalla questura sul piano delle misure di prevenzione andando a colpire soggetti che si sono resi responsabili di condotte deprecabili sia sui social auspicando di avere dei morti ascolani in tribuna, sia minacciando di prendere per il collo il presidente dell’Ascoli. Inoltre nei riguardi di autori di scritte contro l’Ascoli Calcio in un Comune dell’entroterra, nei confronti di persone che si sono macchiate allo stadio di Ascoli di comportamenti oltraggiosi nei confronti di operatori dei Reparti Mobili e di coloro che venivano fermati mentre affiggevano adesivi e manifesti contenenti frasi di odio verso gli avversari.
Nell’ambito dell’attività repressiva si è proceduto a diversi deferimenti all’autorità giudiziaria e ad un arresto di un soggetto che deteneva diverso materiale atto ad offendere e che ha persino tentato l’investimento dei poliziotti durante il controllo. Inoltre, si sottolinea che, nell’ambito dell’attività preventiva ed in collaborazione con altre questure si è fatto in modo da evitare che tifoserie gemellate con gli ascolani ed i sambenedettesi potessero raggiungere questa provincia per dare manforte in eventuali scontri con gli avversari.
Infine, onde evitare che le tifoserie potessero attingere le squadre avversarie ed il relativo staff si è reso necessario blindare i percorsi utilizzati ed impiegare un robusto dispositivo di scorta con l’impiego anche di un elicottero” dichiara la Questura.
Redazione

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