Sisma 2022, si può partire con la presentazione delle domande
Disastro Ascoli, il Livorno passa 3-1. Ancora niente salvezza
Disastro Ascoli al Del Duca: il Livorno passa 3-1 e per il Picchio la salvezza è ancora tutta da conquistare. Sarà decisiva l’ultima giornata in trasferta contro lo Spezia.
LA GARA – Al Del Duca va in scena quella che è a tutti gli effetti la Partita per l’Ascoli. I bianconeri ospitano infatti il Livorno nella penultima giornata di campionato. Un solo obiettivo per il Picchio: vincere e brindare alla salvezza con un turno d’anticipo. Situazione quasi disperata per i toscani: gli amaranto sono a un passo dal baratro della Lega Pro e anche un successo potrebbe non bastare ad agguantare i playout.
Classico 4-5-1 per il Picchio: mister Beggi ritrova Bianchi dal 1′, a centrocampo c’è l’ex Leeds al fianco di Addae e Giorgi con Mengoni in difesa al posto dello squalificato Canini. Coperto 5-4-1 per il Livorno, Vantaggiato è il terminale offensivo degli amaranto. Subito un guaio per l’Ascoli: problemi fisici per Cacia dopo 5′, subito medicato dai sanitari il bomber bianconero. In campo bel lancio di Giorgi per Orsolini a scavalcare la difesa avversaria, si salva in corner l’estremo difensore avversario Ricci. Partita bloccata in avvio, la posta in palio è altissima e le due squadre non vogliono scoprirsi. Al 15′ l’Ascoli ci prova da calcio piazzato: bel traversone di Jankto, Mengoni sbaglia però l’impatto col pallone di testa. Un minuto più tardi il Picchio recrimina per una spinta in area ai danni di Cacia, lascia correre l’arbitro. I bianconeri sono comunque padroni del campo: bello spunto personale di Orsolini al 21′, la difesa amaranto allontana non senza difficoltà. Al 30′ si arrende Cacia, al suo posto Perez. Il primo squillo del Livorno arriva solo al 35′: punizione dai 25 metri di Vantaggiato, palla abbondantemente alta sulla traversa. Dopo aver perso il suo bomber l’Ascoli perde anche il capitano: ennesima ingenuità di Giorgi già ammonito, l’arbitro – dopo averlo graziato in due circostanze – estrae il secondo giallo. Picchio costretto all’inferiorità numerica dal 41′, i bianconeri si complicano la vita da soli. L’ultima chance del primo tempo arriva proprio allo scadere su un’uscita a vuoto di Ricci, l’arbitro però non fa neppure battere il calcio d’angolo conquistato da Jankto. Al riposo è 0-0, non arrivano buone notizie dagli altri campi con le momentanee vittorie di Lanciano e Latina.
Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi, Ascoli schierato col 4-4-1 con Perez unica punta. Addae prova a scuotere i bianconeri con un destro dalla distanza, palla fuori di molto. Il Picchio tenta di cambiare ritmo, ma al 55′ arriva la doccia gelata: splendido mancino di controbalzo dalla distanza di Aramu, la palla si infila all’incrocio dei pali. Gelo al Del Duca, si fa durissima per l’Ascoli. Il Picchio accusa il colpo e rischia di capitolare, Vantaggiato si divora lo 0-2 da ottima posizione calciando alto. Milanovic muove la rete esterna con un bel destro al volo da corner di Jankto, la palla però era già uscita sul traversone del ceco. Idee confuse però per l’Ascoli, al 68′ Cinaglia sostituisce Mengoni al centro della difesa. Due minuti più tardi ancora Vantaggiato sciupa clamorosamente di testa a porta quasi sguarnita, il Livorno spreca un’altra occasionissima per chiudere il match. Gli amaranto sbagliano, il Picchio no: punizione di Jankto, respinta del portiere e Cinaglia – appena entrato – come un falco si fionda sul pallone e infila in rete l’1-1. L’Ascoli non fa però in tempo a festeggiare che il Livorno torna in vantaggio: Lanni frana su Amaru, giallo e rigore per gli ospiti. Dal dischetto Vantaggiato spiazza lo stesso Lanni e fa 1-2. Torna il gelo al Del Duca, incredibile la dormita del Picchio subito dopo il gol del pari. Clamoroso quello che accade all’84: da corner per l’Ascoli parte un contropiede 3 contro 1 del Livorno, solo Dimarco resta dietro e riesce a evitare in qualche modo il tris amaranto. L’Ascoli si rifionda in attacco: Perez cade in area, l’arbitro lascia correre anche stavolta tra le proteste dell’attaccante bianconero. Proteste troppo vivaci, per Pairetto è rosso diretto e Picchio in 9 per l’assalto finale. Al 91′ ennesimo contropiede del Livorno, Aramu trova il gol dell’1-3.
E’ un disastro al Del Duca, niente salvezza per l’Ascoli. Saranno decisivi gli ultimi 90′ di gioco la prossima settimana: per il Picchio allora sarà festa oppure playout.
TABELLINO
ASCOLI (4-5-1): Lanni; Pecorini, Milanovic, Mengoni (68′ Cinaglia), Dimarco; Orsolini, Giorgi, Addae, Bianchi, Jankto (77′ Doudou); Cacia (30′ Perez). All: Beggi
LIVORNO (5-4-1) Ricci; Moscati, Lambrughi, Ceccherini, Gasbarro, Antonini (74′ Valoti); Aramu, Moscati, Biagianti (61′ Cazzola), Luci (80′ Palazzi), Vajushi; Vantaggiato. All: Gelain
RETI: 55′ Aramu (L), 74′ Cinaglia (A), 76′ rig. Vantaggiato (L)
AMMONITI: Addae, Giorgi, Lanni(A); Ceccherini, Biagianti, Antonini, Ricci, Palazzi (L)
ESPULSI: Giorgi, Perez (A)
ARBITRO: Luca Pairetto della sezione di Nichelino
vergognatevi!!!!
prox anno piazza pulita…dal portiere al capitano..vergogna!
Solo un giocatore ci tiene in vita…..Daniele Cacia senza di lui escono fuori i limiti di questi quattro giocatori da oratorio…..Vedi saponetta Altobelli e co.
Siamo veramente dei peracottari, sempre espulsioni per negligenza dei nostri giocatori, sempre, a pezzi fisicamente e senza sapere cosa farne del pallone…e rischiamo di salvarci pur perdendo a la spezia, sintomatico di quanto sia scarso il livello della serie b.
questi cari giocatori hanno avuto troppo calore da noi tifosi e non ci hanno ripagato di niente facendo una prestazione senza anima complice anche un arbitraggio scandaloso..sono delusa spereme be!
Mi domando se serve la tribuna est nuova….
Povera Ascoli. ……direbbe il Sommo poeta Dante ……NAVE SENZA NOCCHIERO IN GRAN TEMPESTA NON OASI DI PACE MA BORSELLO. Non dico altro tutto INSUFFICIENTE solo PER I LAMPI DI CACIA SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO MI DISPIACE COMUNQUE SIAMO ASCOLANI VOGLIAMO BENE ALLA NOSTRA SQUADRA QUINDI SEMPRE FORZA ASCOLI……
Per il prossimo anno ripartiamo da zero
Mamma mia che vergogna questi qua non si meritano 10000 spettatori che vergogna gente che fa sacrifici loro prendono in un mese quello che noi tutti prendiamo in un anno fate schifo dovete cacciare i coglioni vergogna saponette!!!
UNA SOLA PAROLA……….VERGOGNATEVI…….NON SIETE DEGNI DI UNA CURVA COSI…..FUORI DAI COGLUONI TUTTI QUANTI….NESSUNO ESCLUSO
Ieri tutti bravi oggi no?
I processi e le polemiche le faremo sabato prossimo,ora dobbiamo pensare a Salvarci. Costi quel che costi, dobbiamo Salvarci. Sempre ForzaAscoli.
quoto sam marco on….ok,partita indegna,tesa…arbitro scandaloso,ma la sconfitta è in primis femerito nostro….di tutti i giocatori….ma siamo ancora in sella,quindi si riparte,senza mollare…FORZA ASCOLI,PENSIAMO A SALVARCI,ANCHE GUARDANDO LE ALTRE PARTITE….
….purtroppo non dipende da noi la salvezza….tutto sulle disgrazie altrui speriamo aime’ nel Pescara di Lapadula perché se aspettiamo sti somaroni che fanno risultato a LaSpezia stiamo freschi….
Per fortuna che la salvezza non dipende da noi vorra di’, fortuna vole che da qualche parte qualcuno ce ama, se n’ ce pensano le squadre dietro noi a fasse karakiry co l’incapacita’ nostra gia’da mesi stavamo in lega pro. A chi caxzo j’e venuto in mente de rabbercia’ sta squadra così nomi de grido, Mitrea non bastavano quelli che gia’c’avemo pure campioni come Mitrea so annati a cerca’ e pensa’ che pe non fasse trova’ s’era nascosto pure bene. Che team de incapaci
cerchiamo di salvarci .la società e giovane e può aver sbagliato. Giorgi per il troppo amore ha sbagliato.ora salviamo il salvabile e il prossimo anno si ricomincia da capo. grandissimi i tifosi che spettacolo
Maxdiur ha ragione anche perché contestare a tappeto dal primo all’ultimo non ha senso. Però l’anno scorso Lapadula perso per una cazzata e ci è costata la lega pro sul campo di fatto. Quest’anno perso antenucci per tenere Perez che è mediocre anche in lega pro, direi che le scuse so finite e basta cazzate. Ci salviamo solo perché gli altri so peggio quindi per il prossimo anno fate le cose per bene anche perché la scusa che ci ha salvato ha stancato onestamente