Parte stasera la stagione 2016/17 di Lega B.

L’Ascoli scenderà in campo domani alle 20:30 al ‘Piola’ contro la Pro Vercelli. Ma parlare di calcio in questo momento è davvero difficile.

L’attesa per il fischio d’inizio della nuova stagione dei bianconeri era trepidante fino a qualche giorno fa. Poi il terremoto di mercoledì notte ha distrutto centinaia di vite e – giustamente – è stato messo da parte tutto il resto. Il tempo si è fermato: da Arquata del Tronto a Pescara del Tronto, da Accumoli ad Amatrice. Tante vittime, tantissimi feriti. Enorme la solidarietà, ma adesso bisogna praticamente ripartire da zero. Domani mattina nella palestra di Monticelli si terranno i funerali delle persone decedute nel territorio marchigiano, poi la sera a Vercelli si scenderà in campo per la 1° giornata di B.

Gli Ultras 1898 – che lo scorsa stagione non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno ai bianconeri – stavolta resteranno a casa. C’è Pro Vercelli-Ascoli, vero. Ma aiutare le popolazioni colpite dal terremoto è più importante di qualsivoglia match calcistico.

E allora domani sarà così. Il Picchio col lutto al braccio (tante e lodevoli le iniziative della società in favore dei terremotati – guarda qui) cercherà di iniziare nel migliore dei modi l’avventura in campionato. Obiettivo principale la salvezza, magari con qualche patema in meno della scorsa stagione. Gli occhi di molti tifosi saranno sulla tv, qualcuno partirà comunque per andare a sostenere Cacia e compagni direttamente al ‘Piola’. Ma il cuore del popolo ascolano resterà nel centro Italia. Tra Arquata, Pescara del Tronto, Accumoli, Amatrice.

Col tempo si tornerà a parlare con più frequenza di calcio giocato e di altre notizie. Ma adesso – con le atroci immagini di distruzione ancora vive negli occhi – più di questo davvero non si riesce a fare.

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