Domani la presentazione del volume ‘Numeri 10’ di Walter Veltroni
“Nel programma di ‘Ascoli Città Europea dello Sport 2025’ abbiamo voluto dare importanza e spazio anche alla letteratura, per evidenziare i valori e le emozioni che solo lo sport riesce a trasmettere. Con Walter Veltroni, oggi editorialista, giornalista del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, uomo di cultura e autore di diversi libri, andremo a esplorare questo mondo in occasione della presentazione del suo volume ‘Numeri 10’”. L’assessore allo Sport, Nico Stallone, illustra così l’appuntamento in programma domani, mercoledì 21 maggio, alle ore 18.30 alla sala della Ragione del Palazzo dei Capitani. Il libro parla del 10, che non è un numero qualsiasi: è quello del fuoriclasse, del fantasista che ricopre il ruolo in cui è consentito uscire dagli schemi, del beniamino capace di inventare la giocata risolutiva. Un numero che custodisce da sempre la poesia del calcio. Ma il 10 non è solo questo. Nel corso di un secolo, il suo significato è passato attraverso numerose evoluzioni, estendendosi fino a includere tutti i grandi del pallone, quelli che accendono l’immaginazione degli spettatori, che danno un’interpretazione innovativa del proprio ruolo restando impressi nella memoria collettiva.
Da Michel Platini a Francesco Totti, da Roberto Baggio e Fabio Capello a Gianfranco Zola: Walter Veltroni dialoga sul filo della memoria con i fuoriclasse che hanno fatto la storia di questo sport. Ma anche con chi si è messo quel magico numero sulla schiena solo occasionalmente (come Cesare Prandelli e Antonello Cuccureddu) e con chi, pur giocando in ruoli diversi, ha cambiato il modo di vedere il calcio, come Dino Zoff, Rino Gattuso, Paolo Rossi, il compianto Gianluca Vialli e il ct degli Azzurri Luciano Spalletti. Fino a celebrare i personaggi più radicali e imprevedibili della fantasia calcistica: il realismo magico di Maradona, che coniugava la realizzazione dell’impossibile con l’istinto autodistruttivo; e una finta di Pelè, lanciato a rete durante i Mondiali in Messico, talmente carica di poesia da risultare più bella e significativa dei suoi mille gol.
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