E’ una squadra che non decolla. Ora più che mai, tutti uniti verso la salvezza
C’è qualcosa che non va.
Questo – purtroppo – è evidente. Dopo l’esonero di mister Petrone, si pensava di aver risolto i mali che affliggevano la squadra bianconera. E invece non è così.
L’OPERATO DI MANGIA – Il nuovo Ascoli – quello targato Mangia – ha fatto intravedere qualche miglioramento, ma c’è ancora da lavorare sodo per tagliare il traguardo salvezza. Un obiettivo che, a inizio stagione, sembrava davvero alla portata del Picchio. E che ora è invece evidente sarà da conquistare con le unghie e con i denti. La sconfitta col Vicenza era arrivata a soli due giorni dall’approdo nel Piceno del nuovo tecnico, impossibile giudicare l’operato di Mangia in un così breve lasso di tempo. Poi la vittoria col Perugia: risicata, sudata, fondamentale. Poi ancora il 3-0 a Cagliari: contro la squadra più forte del campionato si era visto un buon Picchio, tradito da due errori dell’esordiente Svedkauskas e dall’imprecisione in zona d’attacco.
UNA SQUADRA CHE NON DECOLLA – Ieri invece la squadra è apparsa stanca. Scialba. Incapace di creare pericoli alla retroguardia avversaria. Un solo gol realizzato (e sei subiti) sono un magro bottino conquistato dall’Ascoli dopo l’esonero di Petrone. Per recuperare c’è ancora un’eternità, ma dicembre è alle porte e un terzo della stagione è già stato archiviato. I bianconeri hanno meno punti (14) del numero di partite giocate (15), mantenendo questo ritmo e questa media sarà quasi impossibile raggiungere anche solo i playout.
TUTTI INSIEME VERSO LA META – Ecco perché l’Ascoli deve scuotersi. Da qui alla sosta invernale ci saranno altre sei sfide fondamentali. La trasferta di sabato prossimo a Bari, poi i due scontri diretti contro Ternana (al Del Duca) e Salernitana (all’Arechi). Poi ancora in casa col Novara, fuori con il Livorno e in casa con lo Spezia. Un calendario difficile, ma fare punti servirà come il pane. Il campionato è ancora lungo, la classifica è fin troppo corta. Ma non si deve fare l’errore di continuare a cullarsi su queste statistiche. Urge fare punti. Perché per raggiungere la salvezza è davvero arrivato il momento di ingranare la marcia giusta. Prima che sia troppo tardi.
Lascia un commento