Fondazione Cassa di Risparmio, presentato il bilancio

Il bilancio 2015 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno è stato presentato questa mattina dal Presidente Vincenzo Marini Marini ai mezzi di informazione, ed è disponibile sul sito fondazionecarisap.it.

Il bilancio della Fondazione è, soprattutto, il bilancio di un soggetto del terzo settore che nel corso del 2015 ha continuato a lavorare – secondo le linee guida indicate nel Piano pluriennale vigente – alla costruzione di un welfare in grado di generare risposte adeguate ai bisogni sociali della comunità.
“Il nostro Bilancio – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Vincenzo Marini Marini – illustra cosa è stato fatto per la comunità non dalla Fondazione, ma dalla Fondazione insieme al terzo settore che – ricordo – nella provincia di Ascoli Piceno può contare su ben 20.000 volontari e oltre 2.500 lavoratori impiegati nella cooperazione. Ed è solo grazie alla capacità e all’energia che tanti uomini e donne del nostro territorio mettono nel fare le cose che la Fondazione può continuare a servire al meglio la propria comunità e a raggiungere risultati significativi in ambito sociale”.

L’impegno profuso nel corso del 2015 è stato soprattutto quello di assicurare – insieme ai partner di terzo settore – il massimo impatto sociale ottenibile dalle attività progettuali in corso. Obiettivi, azioni e risultati ottenuti per ciascun settore di intervento sono a disposizione del lettore nella sezione del bilancio dedicata alla rendicontazione sociale, certificata ai sensi dello standard internazionale AA1000 da Rina Service SpA e corredata dallo stato di avanzamento di tutte le attività in corso, da documentazione fotografica e dati quantitativi sull’impatto sociale.

In particolare, nel corso dell’esercizio 2015, la Fondazione si è posta l’obiettivo di sostenere la famiglia come luogo di crescita educativa, di assistenza ai minori, di sostegno dell’affido, sostenendo nuove forme di organizzazione del welfare e ponendo attenzione alle situazioni di disagio derivanti dalla malattia e dall’emergenza economica, anche con operazioni di sostegno al reddito e di lotta alla povertà.

In merito ai giovani, gli interventi in atto sono mirati a prevenire e contrastare il disagio giovanile, a coinvolgere ed inserire i giovani in attività di volontariato e lavorative del terzo settore, con particolare attenzione alla valorizzazione delle risorse agricole e naturali del territorio.