Gruppo compatto e tifo da serie A, ecco a voi il vero Picchio!

All’indomani del 3-1 rifilato al Pescara nella magica notte del Del Duca, i tifosi ascolani hanno ancora chiare negli occhi le immagini di una rimonta tanto bella quanto importante per il campionato del Picchio.

Perché l’Ascoli centra il terzo risultato utile consecutivo e lo fa contro una squadra di assoluto valore e spessore tecnico. E allora via ai festeggiamenti, ma senza esagerare. Tra pochi giorni c’è uno scontro salvezza con il Modena da non fallire.

LA FORZA DEL GRUPPO – La rimonta è innanzitutto merito di un gruppo che non ha mai mollato, neppure quando la situazione poteva apparire disperata. Sotto di un gol in casa a mezz’ora dal termine del match, contro una squadra che punta alla promozione e che non voleva deludere gli oltre 1300 supporters arrivati dall’Abruzzo. Invece tutti uniti. Testa bassa a lavorare. La rete ospite ha svegliato la rabbia sopita dei bianconeri. Prima Perez di forza, poi Giorgi con un pizzico di fortuna. Infine Petagna, entrato in maniera devastante a match in corso. Un gruppo coeso e pronto a sacrificarsi per i propri compagni. Almici – per fare un esempio – ha dato l’anima per la squadra, correndo avanti e dietro per tutti i 94′. Ma il legame tra questi ragazzi si è visto anche nella disponibilità di Perez di lasciar battere il rigore a Petagna. Il legame si vede dalla grinta di mister Petrone. Il legame si vede dal gesto di Cacia: uscito per fare posto al giovane scuola Milan, ha scagliato tutta la propria foga agonistica su una povera bottiglietta a bordo campo. Un gesto che fa capire il desiderio di non voler mai abbandonare la battaglia sull’arena di gioco. Nessuna scintilla con Petrone, Cacia è stato infatti il primo a esultare ai gol di Giorgi e di Petagna. E allora va bene così. Tutti insieme. Tutti uniti. Il gruppo c’è.

UN PUBBLICO DA BRIVIDI – E poi ci sono anche loro. Sempre loro. Ieri erano quasi 8000 i tifosi che hanno colorato il Del Duca di vessilli bianconeri. Gremita la Curva Sud, posti quasi introvabili nei Distinti e in Tribuna. Tutti a cantare e a sostenere la squadra, anche – e soprattutto – con il Pescara avanti 1-0. Se il Picchio è riuscito a ribaltare il risultato è anche merito di un clima infuocato allo stadio. Poi l’omaggio a Nazzareno Filippini, il ricordo dei gladiatori scomparsi, il sostegno dei diffidati. Una tifoseria così la sognano anche squadre di serie A. Figurarsi in B. E allora via alle opere di rifacimento dello stadio, da iniziare – sul serio –  e terminare nel più breve tempo possibile. Perché Ascoli ha voglia di arrivare su palcoscenici sempre più importanti. E sarebbe cosa buona e giusta tornare a riempire di sciarpe e bandiere bianconere anche quei settori che al momento sono tristemente abbandonati a se stessi.

E’ INIZIATO IL CAMPIONATO – Noi ve l’avevamo anticipato tempo fa. Il campionato del Picchio sarebbe iniziato contro il Brescia. Perché alla squadra serviva almeno un mese per conoscersi, trovarsi in campo, fare ‘rodaggio’. Lo 0-0 contro le Rondinelle ha deluso le aspettative, ma i 7 gol fatti e uno solo subito con Como e Pescara hanno dato il giusto entusiasmo ai ragazzi e ai tifosi. Se il periodo agosto-settembre era stato deludente in quanto a risultati (quattro punti in cinque partite), l’ottobre bianconero è iniziato come meglio non sarebbe potuto: sei punti su sei, solo il Bari ha tenuto questo ritmo. Meglio addirittura della capolista Cagliari (tre punti) e delle prime inseguitrici alla vetta Crotone e Spezia (quattro punti). E allora godiamoci questo momento. Ma solo per poche ore. Perché bisogna già guardare avanti. Alla sfida di sabato prossimo in trasferta contro il Modena. Uno scontro salvezza da non fallire assolutamente.

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