I Perturbazione ringraziano Ascoli…e festeggiano la serie B

Non sarà stato il tutto esaurito – complice la festa promozione in serie B del Picchio – ma l’esibizione del gruppo musicale Perturbazione alla festa de L’Unità di Ascoli Piceno, ha portato fortuna ai colori bianconeri. Il gruppo, nato a Rivoli nel 1988, è saltato agli onori di cronaca dopo la partecipazione al Festival di Sanremo dello scorso anno con i brani “L’unica” e “L’Italia vista dal bar”. 

I RINGRAZIAMENTI – Tramite un post sulla loro pagina ufficiale, i Perturbazione hanno voluto render grazie alla Città delle Cento Torri con il titolo “Cronache dalla grande provincia italiana”. I ragazzi si sono soffermati su alcune considerazioni personali: “Di ritorno da una fantastica serata nel centro di Ascoli mettiamo assieme alcune considerazioni. Da qualche tempo abbiamo abbracciato con entusiasmo il fatto di: essere un gruppo da piazza. C’è chi riempie gli stadi, i palazzetti, i club più o meno fighi. A noi piacciono le piazze italiane. In piazza succedono tante cose.” Per poi passare alla descrizione di episodi caratterizzanti avvenuti nella giornata di sabato ad Ascoli: “Nel pomeriggio, appena arrivati, montato e provato i suoni è cominciata la processione di anziani e commercianti del luogo: potete abbassare? Pensavamo di sentire musica, non rumore! Che, ve siete ingantati? A un certo punto arriva un fotografo di matrimonio: fa salire sul palco i due sposi, durante le prove. Così. Senza chiedere se e ma o permesso. Gli sposi ci chiedono le chitarre, noi teniamo il bouquet. Non è una battuta. Fanno una serie di scatti di cui qui riportiamo un esemplare clandestino. Farà parte del loro book da matrimonio. Siamo felici di condividere questo momento speciale che rimarrà inquadrato nelle loro vite.” Nel frattempo arriva la notizia della promozione dell’Ascoli e anche i Perturbazione entrano nel clima di festa: “Superato il pomeriggio con tanto di spiegazioni agli autoctoni ci gettiamo nel centro della città, invaso dai festeggiamenti per la conquista della serie B calcistica da parte della squadra locale. Mangiamo olive ascolane – anche vegane, scopriamo esistere – come se non ci fosse un domani, comincia il concerto. Atmosfera stupenda, pubblico entusiasta e noi pure. Ma un loquace camerata durante lo show tuona: “Abbassate il volume! Ricordate che i forni crematori sono ancora aperti!” Ma, come dicevano i Pooh tanti anni prima di noi, chi fermerà la musica? Nessuno. Finisce il concerto, facciamo tutta una serie di selfie, selfoni e ritratti assortiti, molti dei quali con ragazze locali che godono di ottima salute. Manca la sposa. Ma è tempo di andare downtown per consumare anisette Meletti. Ma soprattutto: calzolai, mix killer di anisetta e caffè sport Borghetti.” Ed infine la ciliegina sulla torta con i ragazzi del gruppo musicale che si ritrovano nella sala giochi del centro storico insieme al fantasista bianconero Gigi Grassi: “Si fa tardi. Il camerata non c’è più, gli anziani neanche, i festeggiamenti continuano, per l’esito del concerto e la serie B, i calzolai reclamano la loro presenza in corpo. Chi va a dormire, chi si ritrova come un sedicenne in sala giochi fino alle quattro a bere, assieme al trequartista dell’Ascoli per celebrare la promozione. Un bar spara a tutto volume “Tieni il tempo” degli 883, che sembra l’unica canzone sensata in quel momento. L’Italia di piazza, l’Italia delle tante piazze. Quelle, per fortuna, non cambieranno mai. Grazie, Ascoli! Sfatti torniamo a dormire. Come dicevano gli Smiths: sing me to sleep.”


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