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Il CineOcchio – 43 anni fa usciva in sala “Fantozzi”: curiosità ed aneddoti sul ragioniere più amato di sempre
Il 27 Marzo 1975 usciva nelle sale italiane “Fantozzi”, il primo di una lunga serie di film con protagonista Paolo Villaggio nei panni del ragioniere più goffo e sfortunato di sempre che ha dato vita a un vero e proprio cult della risata. Il personaggio di Ugo Fantozzi è stato da sempre lo stereotipo del fallito, del sottomesso, dello sfruttato e umiliato sul posto di lavoro sia dai capi che dai colleghi, “il prototipo del tapino, ovvero la quintessenza della nullità” come lo definì lo stesso Villaggio ma il ragioniere è stato allo stesso tempo una figura di grande impatto nel contesto culturale italiano. Nonostante le risate suscitate dalle disavventure dello sfortunato Fantozzi, Villaggio è riuscito in maniera tragicomica a far trapelare tematiche importanti quali il mobbing nelle grandi aziende, lo sfruttamento e la falsa generosità da parte dei capi, l’arrivismo ed il cinismo dei colleghi nei confronti dei più umili. Nello stesso tempo si è creato un fenomeno pop talmente grande che molte espressioni e gag del film sono diventate modi di dire di uso comune per descrivere o sdrammatizzare determinate situazioni come ad esempio l’uso del congiuntivo volutamente sbagliato. C’è da sottolineare anche che dalle vicende del ragioniere ne è nato l’aggettivo “fantozziano” per esprimere un qualcosa di ridicolo o grottesco.
Insomma, Paolo Villaggio dopo aver scritto due best seller sulle disavventure di Fantozzi è riuscito a portare tutta l’ironia, e allo stesso tempo la sventura, del ragioniere sul grande schermo grazie alla regia di Luciano Salce dando così vita al capostipite di una saga che col tempo è divenuta un pezzo fondamentale della filmografia italiana e che è riuscita a legare tramite la risata più generazioni.
Di seguito curiosità ed aneddoti sui vari film e personaggi della saga:
- Il personaggio del ragionier Ugo Fantozzi nasce dalla penna di Paolo Villaggio che scrive il primo romanzo nel 1971 ed “Il secondo tragico Fantozzi” nel 1974 da cui si prenderà spunto per i film
- Il libro “Fantozzi” del 1971 fu un best seller da più di 1 milione di copie, tradotto anche in molte lingue
- In realtà il ragioniere appare per la prima volta in TV nel 1968 nella trasmissione “Quelli della domenica” in cui Villaggio narra in terza persona alcune disavventure di Fantozzi
- Fantozzi esisteva realmente, infatti era il cognome di un collega di Paolo Villaggio alla Italsider di Genova, azienda in cui il comico lavorò prima di darsi allo spettacolo
- La musica dei film è firmata da Fabio Frizzi, fratello del recentemente scomparso Fabrizio
- Dopo i rifiuti per il ruolo dello sfortunato ragioniere da parte di Renato Pozzetto e Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio decise di vestire i panni del protagonista
- Mariangela, la bruttissima figlia dei coniugi Fantozzi, è in realtà interpretata dall’attore Plinio Fernando
- La celeberrima “Corazzata Kotiomkin” in realtà sarebbe il film di Ejzenstein “La corazzata Potemkin” ma la produzione, non ottenendo i diritti per la riproduzione dell’originale, dovette cambiar nome e girare ex novo le scene in bianco e nero
- La reale “Corazzata Potemkin” dura 70 minuti mentre nel film ha una assurda durata di 18 bobine, ovvero 3 ore
- Nel romanzo il ragioniere dice di avere un’incredibile età di 400 anni e di lavorare per la megaditta da 92
- La moglie di Fantozzi, la signora Pina, è interpretata da Liù Bosisio nei primi due film della saga e in SuperFantozzi mentre in tutte le altre pellicole è interpretata da Milena Vukotic
- Il geometra Calboni è interpretato da Giuseppe Anatrelli nei primi tre film, scomparso prematuramente venne sostituito da Riccardo Garrone nel quarto per poi non comparire più
- Filini appare in tutti i film della saga,a volte come ragioniere altre come geometra, tranne nel decimo ed ultimo a causa della morte dell’attore
- Fantozzi appare anche in una parodia nel fumetto Topolino nel 1998 nella storia “La tragica avventura di Paperon de Paperozzi” in cui lo zio Paperone viene mandato in un mondo parallelo dove subisce umiliazioni e maltrattamenti da parte di colleghi e superiori
- Il primo film “Fantozzi” del 1975 è entrato nella lista dei “100 film italiani da salvare”, ovvero una lista di film che hanno cambiato la memoria collettiva dell’Italia tra il ’42 e il ‘78
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