Il pagellone dell'Ascoli, il centrocampo: Jankto stratosferico
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Continua la nostra rassegna con il pagellone stagionale dell’Ascoli.
Dopo aver giudicato la difesa (Lanni il migliore, guarda qui tutti i voti), ecco oggi le valutazioni dei centrocampisti.
Il centrocampo
ADDAE 7: Con 11 ammonizioni e 2 espulsioni è stato uno dei più ‘cattivi’ tra i bianconeri. Ed è proprio questa eccessiva foga agonistica – che lo ha costretto a saltare per squalifica ben 5 gare – a pesare sul voto complessivo di Bright Addae. Lo scorso anno era stato il centrocampista migliore della squadra in Lega Pro (guarda qui), in questa stagione ci è andato vicino. La tecnica non sarà il suo forte, ma per il cuore e la grinta messi in campo in ogni partita dal ghanese bisognerebbe clonarlo. Tre gialli nelle prime tre partite di campionato, poi mister Mangia è riuscito con tanta pazienza e tanto lavoro a renderlo più intelligente dal punto di vista tattico. Deve ancora migliorare, e tanto. Perché senza un pizzico di cervello in più rischia di compromettere troppe partite ai suoi compagni. Ma ad avercene di lottatori così. Gladiatore.
ALTOBELLI 5,5: Ci si aspettava qualcosina in più da Daniele Altobelli. Causa anche due infortuni stagionali che lo hanno tenuto lontano dal campo per due mesi, il classe ’93 di Terracina non è riuscito a dare continuità alla sua annata. Spesso subentrato a gara in corso, ha alternato prestazioni positive (come a Trapani e a Terni) ad altre scialbe e incolori. Troppo altalenante per meritare la piena sufficienza. Discontinuo.
BENEDICIC 5,5: Poche apparizioni per Zan Benedicic con il Picchio. Arrivato a gennaio per rafforzare il centrocampo bianconero, è buono l’esordio dello sloveno a Cesena nonostante il ko per 3-0. Quando viene chiamato in causa dà sempre il proprio contributo, ma dopo il doppio giallo rimediato in trasferta con la Pro Vercelli non vede più il campo. Meteora.
BIANCHI 7: Tanti dubbi sulla sue precarie condizioni fisiche avevano accompagnato l’arrivo di Tommaso Bianchi dal Leeds nella finestra di mercato invernale. E invece il centrocampista di Piombino ha ripagato la fiducia del ds Marroccu: se si escludono le due gare in cui è stato espulso (a Cesena e contro il Cagliari), il classe ’88 è stato sostituito solo contro il Como. Per il resto ha giocato sempre dall’inizio alla fine. Le sue qualità in fase di fraseggio sono state fondamentali nella seconda parte di stagione, l’Ascoli ha tutte le intenzioni di esercitare il diritto di riscatto per ripartire da lui nella costruzione del centrocampo della prossima stagione. Metronomo.
CARPANI 6,5: Ascolano che più ascolano non si può. Per lui giocare in B con la maglia bianconera è qualcosa di indescrivibile. Nella prima parte di stagione solo 4 gare in campo per tutti i 90’, dopo il giro di boa mister Mangia gli dà sempre più fiducia col passare delle giornate. Complici anche alcune assenze, è lui il titolarissimo nel rush finale di campionato. Quando viene chiamato in causa non delude mai: corsa, grinta e maglia sempre impregnata di sudore. Un lottatore nato. Aver raggiunto la salvezza per un ascolano doc come lui ha un sapore doppiamente dolce. Cuore bianconero.
DE GRAZIA SV: Due presenze da un minuto ciascuna per De Grazia. Troppo poco per valutare il classe ’95 che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione in D con la Maceratese, conquistando – da protagonista – la promozione in Lega Pro con i biancorossi. Non valutabile.
GIORGI 7-: Quale descrizione per il capitano? Sul terreno di gioco si fa sempre vedere, nel bene e nel male. 5 gol, 2 assist, qualità e quantità. Un allenatore in campo, un indiscusso valore aggiunto per la squadra. Insieme a Cacia, è lui la chioccia per i più giovani. La sua ascolanità però gli gioca qualche scherzo nel corso della stagione: nove ammonizioni, due espulsioni. Quella contro il Livorno causata forse da eccessivo attaccamento alla maglia in un match che sarebbe potuto essere decisivo per la salvezza. Ma tant’è, non ci si può assolutamente lamentare del suo troppo amore per l’Ascoli. E’ la base della squadra, il fulcro del centrocampo. Leader.
H’MAIDAT SV: E’ lui l’oggetto misterioso della stagione 2015/16 dell’Ascoli. Chi lo ha visto giocare parla di calciatore tecnicamente straordinario. Chissà se avrà un’altra occasione in bianconero per dimostrare le proprie qualità. Non valutabile.
JANKTO 7,5: La palma di miglior centrocampista della stagione se l’aggiudica Jakub Jankto. 34 presenze totali (come lui solo Milanovic e Cacia), 5 gol e 9 assist. Un’annata da incorniciare per il classe ’96 ceco. E’ in assoluto la sorpresa più bella tra i bianconeri: ha straordinarie qualità atletiche, abbinate a una maturità mentale non facile da trovare in ragazzi della sua età. Per due volte in stagione ha rifiutato la maglia della nazionale per aiutare i compagni nella lotta salvezza, siamo convinti che di questo giocatore si sentirà parlare ad altissimi livelli. Il futuro è tutto dalla sua parte. Campione.
Domani il pagellone dell’Ascoli continuerà con la valutazione dell’attacco
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