IL PAGELLONE: Delusione Canini, Jankto e Milanovic le rivelazioni, Cacia una sicurezza
Il girone d’andata è terminato. L’Ascoli si trova al diciassettesimo posto in classifica con 23 punti, frutto di sette vittorie, due pareggi e dodici sconfitte. Vediamo quali sono stati i migliori e i peggiori tra le fila dei bianconeri in attesa del girone di ritorno.
LANNI 6: sono soltanto tredici le gare giocate dal numero uno bianconero in questa prima parte di stagione. Nonostante le diciassette reti subite, l’estremo difensore ha portato a casa sempre la sufficienza facendo il suo e non commettendo mai gravi errori. Sontuose le prestazioni a Novara contro il Como e al Del Duca con Pescara e Perugia. Garanzia.
SVEDKAUSKAS 6: chiamato a sostituire Lanni, l’esordio in quel di Cagliari è da dimenticare per il lituano classe ‘94 resosi protagonista di due goffi interventi. Si riscatta nel mach di Bari e le ultime prestazioni sono state molto positive. In crescita.
ALMICI 6,5: è lui, con 19 presenze, l’uomo che ha collezionato più gettoni in questo girone d’andata tra i bianconeri. Infatti il pendolino ex Avellino non mette piede nel rettangolo di gioco solamente in due turni, di cui uno saltato per squalifica. Pochissime le prestazioni al di sotto del suo potenziale (da dimenticare la gara con il Novara). Sempre ordinato in fase di chiusura e propositivo quando si tratta di attaccare. Corre e lotta su tutta la fascia destra fino al novantesimo. Certezza.
ANTONINI 5: l’ex Milan piomba al Del Duca risultando decisivo e leader contro l’Entella, si prende la fascia da capitano ma poi si perde partita dopo partita. Poco mobile, appare spesso disattento in fase difensiva e impreciso in quella offensiva. Da uno con la sua esperienza ci si aspetta molto di più. Deludente.
CANINI 4,5: ingenuo a Latina, ancora di più a Modena dove lascia la squadra in dieci. Periodo nero con Avellino, Pro Vercelli e Vicenza. Con il Perugia va, ma a Bari incappa di nuovo in una prestazione da dimenticare. Il giocatore che tutti si aspettavano non si è visto, ma se riuscirà a recuperare il suo aiuto sarà sicuramente valido. Spaesato.
CINAGLIA 5,5: undici presenze per il difensore, di cui due soltanto negli ultimi minuti di gara. Opache le prestazioni come terzino destro, incerte come centrale di fronte ai pericolosi attaccanti di Brescia, Cesena e Crotone. Le potenzialità, confermate a Livorno e nell’ultimo match con lo Spezia, ci sono tutte, ma dovrebbero essere confermate più spesso. Rimandato.
DEL FABRO SV: Il ventenne in prestito dal Cagliari si vede in campo solamente in quattro occasioni. Non male l’esordio proprio in terra sarda, buona la prova con la Ternana. Mentre a Salerno si prende troppi rischi e con il Novara va spesso in difficoltà. Il ragazzo è giovane, ha tutte le carte in regola per regalarsi un futuro ricco di soddisfazioni.
MENGONI 5,5: esordisce con un’entrata killer a Lanciano che gli costa il rosso. Quando viene chiamato in causa affila prestazioni sufficienti. Fa la sua partita migliore con la Ternana, incappa in un errore clamoroso contro il Novara. Non è il leader che era lo scorso anno, ma ha dimostrato di poter dire la sua anche in serie B.
MILANOVIC 7: finora il gigante serbo ha collezionato 18 presenze non essendo mai stato sostituito. Escludendo la prestazione disastrosa di Vicenza e qualche disimpegno sbagliato di troppo, il centrale di proprietà del Palermo si è dimostrato è il fulcro della retroguardia bianconera. Se è in forma nel gioco aereo non ha rivali, nelle ultime due uscite ha dimostrato tutto il suo valore. Perno.
NAVA SV: le sue presenze sono sei, sempre da subentrato. Troppo poco per poter giudicare. Chiamato in causa a Livorno dopo pochi minuti di gioco, mette in campo tanta corsa e intensità.
PECORINI 5,5: tanta corsa e tanta grinta per il laterale bianconero, ma anche poca concretezza. In fase di copertura non è apparso sempre sicuro, in fase offensiva si è fatto vedere troppo poco. In crescita nelle ultime gare. Fievole.
ADDAE 6: il centrocampista ghanese parte forte ad inizio stagione salvo poi perdersi piano piano. Decisivo in negativo con Modena e Pro Vercelli, non demorde e continua a lavorare fino a diventare un uomo chiave nel centrocampo di mister Mangia. Pecca spesso in fase di impostazione, ma quando si tratta di recuperare palloni è il primo che va ad attaccare l’avversario. La sua fisicità in mezzo al campo è importante, se gioca senza paura di sbagliare può essere molto utile alla causa. Imponente.
ALTOBELLI 5,5: l’ex Frosinone nel girone d’andata colleziona dodici presenze, ma soltanto quattro dal primo minuto. Impalpabile contro Cesena e Avellino, appare spesso impreciso nella gestione del pallone e non si rende mai particolarmente incisivo. Sottotono.
BELLOMO 6+: il folletto barese arriva in città a campionato iniziato e partecipa all’ultimo terzo del girone d’andata. Schierato inizialmente davanti alla difesa, parte male, dimostrando che quello non è il ruolo che fa per lui. È infatti da seconda punta o da esterno sinistro che è libero di sprigionare tutto il proprio talento. I due assist prodotti, entrambi decisivi contro Perugia e Ternana, ne sono la prova concreta. Il suo bagaglio tecnico è superiore alla media, forse il migliore dell’intera rosa. Chissà se mister Mangia riuscirà a trovargli una collocazione ideale nel suo 3-5-2. Vivace.
CARPANI 6: la mezz’ala ascolana scende in campo per tutti i novanta minuti soltanto in quattro occasioni, collezionando poi altri tre spezzoni di gara. Quando gioca lotta e corre su ogni pallone, facendo della dinamicità la sua arma migliore. La partita di Livorno ne è stata l’esatta dimostrazione. Tutto cuore.
FREDIANI SV: per l’esterno scuola Roma un minuto con il Trapani e dodici con la Salernitana, in cui ci sono intravisti buoni spunti individuali. Due presenze con la Primavera.
GIORGI 6,5: in quattordici gettoni, il purosangue bianconero va a segno per quattro volte arrivando a condividere con Petagna e Cacia il titolo di capocannoniere della squadra. Le poche prestazioni al di sotto della sufficienza corrispondono al periodo negativo dell’intera squadra. A centrocampo la sua tecnica prevale, quando è in campo da sicurezza a tutto il reparto. Con la fascia di capitano al braccio si responsabilizza ulteriormente. Trascinatore.
GRASSI 5,5: inizialmente è il trequartista dell’Ascoli, ruolo a lui consono. Parte bene – da ricordare la gara a Novara – poi cala con tutta la squadra. D’ora in poi anche lui, proprio come accaduto a Bellomo, per necessità verrà schierato davanti alla difesa. Non se la cava neanche tanto male: contro il Perugia fa girare bene la squadra, ma per lo più le prove sono incolori, come quelle di Bari e Salerno. Sacrificato.
JANKTO 7: è lui senza dubbio la sorpresa bianconera di questo campionato. Arrivato in punta di piedi dall’Udinese, il baby fenomeno ceco ha incantato tutti a suon di grandi prestazioni e si è guadagnato un posto da titolare fisso. Sia da esterno che da mezz’ala, la sua presenza in campo si fa sempre sentire, fatta di tanta corsa unita ad una buon bagaglio tecnico individuale. Il bottino del classe ’96 è di un goal e quattro assist. Rivelazione.
PIRRONE 5,5: parte col freno a mano tirato, sembrando troppo lento per questa categoria. Con le sontuose prestazioni con il Como e con il Pescara dimostrerà subito il contrario. Messo in disparte nelle ultime partite.
BERRETTONI SV: quattro le presenze per l’ex Lanciano, di cui soltanto una per tutti i novanta minuti. Chiuso da Grassi prima e da Bellomo poi. Sul piede di partenza.
CACIA 6,5: sul bomber trentatreenne, data la sua grande esperienza, sin da subito gravano grandi aspettative. Delude con alcune scialbe apparizioni, risentendo del momento negativo di tutta la squadra. Contro il Perugia dimostra di non aver mai perso il fiuto del goal, da incorniciare prestazioni come quella contro il Pescara o le più recenti con Livorno e Spezia. Sigla quattro reti e firma due assist. L’intesa con Petagna sembra migliorare partita dopo partita. Puntero.
CATURANO 6: l’attaccante ex Melfi risponde sempre presente quando viene chiamato in causa. Nella vittoria contro il Perugia si sacrifica ad esterno di centrocampo, nel successo con la Ternana risulta decisivo con l’unico goal siglato finora. Non è niente male, considerando che le sue presenze sono soltamente nove. Pronto.
PEREZ 6: due reti per l’ironman bianconero in questo campionato. In campo mette sempre la sua solita grinta gettandosi su ogni pallone, ma non riesce a risultare decisivo come lo era lo scorso anno. Risente anche lui del periodo negativo che ha attraversato la squadra, ma dimostra di essere sempre sul pezzo quando viene gettato nella mischia. Lottatore.
PETAGNA 6,5: sedici presenze per lui, quasi tutte a partita in corso. Ma ogni volta che entra in campo, il classe 95’ scuola Milan riesce a dire la sua: la sua esplosività nel reparto avanzato si fa sentire, per informazioni chiedere al Pescara punito nei minuti finali. Firma quattro volte il tabellino. La sua presenza si nota spesso anche in zona difensiva quando protegge palloni preziosi e allontana le castagne dal fuoco. Immense le ultime due gare. Ariete.
PETRONE 5: durante l’estate lavora su un cambio di modulo, sacrificando alcune pedine che col senno di poi avrebbero potuto essere importanti. Alcune scelte tattiche si sono rivelate forse troppo avventate, la squadra non riusciva a produrre gioco e l’esonero ne è stata una conseguenza. Sfortunato anche in alcune partite.
MANGIA 6,5: sbarca nel Piceno in un momento delicato, nel primo mese e mezzo non riesce a migliorare le cose calando a picco ogni volta lontano dal Del Duca. Interrompe la maledizione vincendo a Livorno, si conferma con la Spezia. Tra le mura amiche l’unica sconfitta è quella con il Novara. La sua mano sulla squadra si vede sempre di più, la sosta gli sarà sicuramente utile. Responsabile.
Non sono mai scesi in campo Ragni, De Grazia e Tripoli.
Lascia un commento