Il Pd all'attacco: "Non arriva il maxi mutuo? Amministrazione incapace"

Il Pd va all’attacco dell’Amministrazione comunale

Nessuna offerta è arrivata al Protocollo per l’ottenimento del maxi mutuo da oltre 11 milioni di euro per il rifacimento della Tribuna Est. A tal proposito, ecco le note giunte in redazione dagli esponenti del Pd, Giancarlo Luciani Castiglia e Francesco Ameli.

La nota di Giancarlo Luciani Castiglia

“Lo avevo già detto, non occorreva possedere particolari doti divinatorie per capirlo. A quel bando non sarebbe andata nessuna banca e così è stato. Il bando sembrava fatto apposta per impedire che le banche vi potessero partecipare, scientificamente studiato (scelta della durata trentennale, IRS 12 anni su un mutuo trentennale, assenza di garanzie e taglio imponente di 15 milioni di euro) perché gli Istituti di Credito potessero avere la benché minima tentazione di presentarsi entro le 12:00 di ieri.

Eppure, se il sindaco senese me lo avesse chiesto, avrei potuto dargli qualche utile consiglio che elenco:

1) gli avrei detto che per fare le opere pubbliche ed inserirle sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche occorre una seria programmazione della copertura finanziaria delle stesse e non affidarsi al caso e a trovate mediatiche;

2) lo avrei corretto nelle caratteristiche del bando, in modo da farlo assomigliare di più ad un mutuo esistente sulla faccia della terra;

3) non avrei chiesto un Mutuo di 30 anni e di quel possibile importo che la città non può sostenere.

Ora per realizzare l’adeguamento della Tribuna Est, vera sorgente di tutta questa trovata mediatica del bando, il sindaco senese dovrà rivolgersi a Cassa Depositi e Prestiti o al Credito Sportivo. Per iniziare i lavori di demolizione sembra che il sindaco senese voglia affidarsi alla procedura per somma urgenza con affidamento diretto dei lavori e senza una regolare gara… e allora la domanda sorge spontanea: perché? Quali sono i motivi che spingono ad utilizzare tale procedura? Attendiamo una risposta. Vedremo.

Nel frattempo ha ottenuto un altro mese di respiro nei confronti dei tifosi e del Presidente Bellini e cercherà di scaricare sulle banche l’inefficienza della sua azione amministrativa anche in relazione alla copertura finanziaria delle opere pubbliche. Un capolavoro, ma solo mediatico, a spese, come sempre, dei cittadini ascolani.

 

La nota di Francesco Ameli

“La bocciatura della proposta di mutuo da parte degli istituti di credito mette in luce l’incapacità da parte dell’amministrazione di saper agire concretamente rispetto a delle promesse fatte alla cittadinanza da oramai decenni. Come per il Polo Universitario, dove l’attesa è durata 15 anni (perdendo così gran parte delle opportunità), ad oggi, nonostante le tante promesse da conferenza stampa ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano per quanto riguarda il famoso Maxi Mutuo. Possiamo iniziare a dare ruoli e responsabilità di questo fallimento amministrativo o come al solito si terrà tutto nascosto sotto al tappeto? Il PD dal canto suo, per il tramite il consigliere Luciani Castiglia, aveva già avvisato circa la poca convenienza del Bando, evidenziando in maniera dettagliata tutti i limiti di quel bando. Oltre alla poca convenienza, forse le banche conoscono la grave situazione economica del comune e non vogliono rischiare, pertanto il comune non ha potuto far altro che fare un grande bluff!

Ma a che pro tutto ciò? La città può davvero essere ostaggio della necessità del Sindaco di dover rincorrere la propria incapacità amministrativa? C’è bisogno di un cambiamento di rotta immediato, altrimenti la città rischia di naufragare.  Spiace per Gibellieri che ogni giorno probabilmente si trova a dover gestire le gesta solitarie del sindaco, senza poter intervenire in maniera decisiva per il bene delle casse comunali e dei cittadini. Il risultato di tutto ciò è che ad un mese di distanza ci ritroviamo ancora senza alcun progetto e senza alcun mutuo finanziato. Con opere pubbliche che entrano ed escono dalla programmazione con grande superficialità amministrativa.

Superficialità amministrativa che ha portato a maxi annunci per la demolizione della Tribuna tramite esplosivo, per poi passare attraverso una nuova tipologia di demolizione e chissà quali sorprese in futuro! Un comportamento buono solo per qualche articolo di giornale, come purtroppo siamo abituati. Visti gli innumerevoli annunci e smentite, il PD ha l’obbligo di verificare una situazione oramai confusa e lacunosa, per analizzare tutte le opportunità tecniche percorribili per la Tribuna Est.

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